Riprende il dialogo tra Fiat e Flm Alfa: 12 mila in «cassa» un mese

Riprende il dialogo tra Fiat e Flm Alfa: 12 mila in «cassa» un mese Due riunioni ieri sui problemi dell'industria automobilistica Riprende il dialogo tra Fiat e Flm Alfa: 12 mila in «cassa» un mese La casa torinese conferma un aumento della produttività legato al calo dell'assenteismo - Per l'Alfa il provvedimento riguarda tre quarti degli operai di Arese: sospesi 32 giorni (dal 22 gennaio a fine aprile) ROMA — Due incontri ieri sui problemi dell'industria automobilistica: i dirigenti della Fiat hanno illustrato alla segreteria nazionale della Firn le prospettive dell'azienda: l'Alfa Romeo, in un colloquio svoltosi nella sede dell'Intersind, ha informato i coordinatori sindacali del settore auto (Regazzi, Rinaldini e Sepi) che nello stabilimento di Arese ci saranno 32 giornate di Cassa integrazione per una media di 12 mila operai su 16 mila. Non ci sarà «cas- sa» per gli impiegati. In pratica la Cassa integrazione durerà fino alla fine di aprile. Partirà il 22 gennaio. In gennaio e febbraio ci saranno due giornate di sospensione del lavoro alla settimana (giovedì e venerdì) ; in marzo e in aprile la «cassa» potrà anche essere a 'blocchi di giornate». L'Alfa Romeo ha anche consegnato al sindacato il progetto per la creazione dei »gruppi di lavoro»: un tema che si sta discutendo all'Alfa nell'ambito della ristrutturazione produttiva. L'incontro Fiat (il primo tra i vertici, dopo la conclusione della vertenza dei 35 giorni) si è svolto nella sede di via Bissolati. L'azienda era rappresentata dal responsabile delle relazioni industriali Cesare Annibaldi con il responsabile delle relazioni sindacali Michele Figurati. Per la Firn sono intervenuti i segretari generali (Galli e Mattina) con i tre segretari nazionali che si occupano del settore auto (Veronese, Sabattini, Morese). La Fiat ha confermato che non c'è nuova Cassa integrazione, oltre a quella già in corso ed ha fornito al sindacato i dati sull'andamento del mercato nell'anno appena concluso e le previsioni per il 1981 che restano difficili. Negli stabilimenti si è registrato un aumento della produttività legato al calo dell'assenteismo. Si tratta però di un fenomeno non omogeneo che non risolve i problemi della produttività e della competitività che dovranno essere affrontati con il sindacato in colloqui successivi. Per la Fiat il 1981 è un anno decisivo nel senso che deve riuscire a consolidarsi sul terreno della produttività e della competitività per potersi affacciare alla ripresa del mercato, prevista per il 1982, in condizioni di efficienza che la mettano in grado di sostenere la lotta con la concorrenza. Se non si conseguisse il traguardo della maggiore efficienza i problemi si aggraverebbero. Nel corso del colloquio le parti hanno convenuto che rincontro di verifica, previsto dall'accordo di ottobre sulla Cassa integrazione, si svolgerà verso la fine del mese. Non si è parlato della ripresa delle trattative per il contratto integrativo (sospese prima della vertenza dei 35 giorni): il sindacato sta discutendo la modifica della 'piattaforma aziendale» e non è ancora pronto. Al termine dell'incontro con la Fiat il segretario generale della Firn Pio Galli ha illustrato i temi discussi. 'Nel 1980 — ha detto — la Fiat ha registrato una leggera flessione sul mercato internazionale e un incremento dell'1,2 per cento sul mercato italiano. Per il 1981 è prevista una flessione su entrambi i mercati con un avvio della ripresa verso la fine dell'anno e nei primi mesi del 1982». Sull'accordo Fiat-Peugeot Galli ha dichiarato: 'Alle nostre domande la Fiat ha risposto che si sta ultimando la progettazione e che solo al termine si potrà definire la collocazione della fabbrica». I sindacalisti hanno anche sollecitato informazioni sullo stato della trattativa con la Cina per le macchine agricole e la Fìat ha spiegato che il negoziato è in corso ma che l'iter «é molto lungo». Alla richiesta della Firn sui tempi del rientro in fabbrica dei 23 mila in Cassa integrazione, la Fiat ha confermato quanto stabilito dall'accordo: il rientro avverrà nei tempi previsti ed interesserà, entro il 31 dicembre 1981, i dipendenti del Mezzogiorno e «una parte consistente» di quelli del Nord. Riferendosi ai dati sull'assenteismo (che in questi gior¬ ni è sceso al 4-5 per cento; otto punti in meno rispetto al luglio dell'anno scorso) il segretario generale della Firn, Mattina, ha commentato: 'L'aumento di produttività dovuto in buona parte alla caduta dell'assenteismo consente, secondo l'azienda, di contenere i prezzi e quindi di mantenere le quote di mercato. Però — ha aggiunto — l'aumento di produttività registrato, secondo l'azienda non è sufficiente». Il segretario nazionale Veronese, ha aggiunto: «L'azienda ci ha riproposto i problemi dell'efficienza e della produttività. Sono possibili risposte nell'ambito della vertenza di gruppo cioè con il contratto integrativo». Sergio Devecchi

Persone citate: Cesare Annibaldi, Galli, Michele Figurati, Morese, Pio Galli, Regazzi, Rinaldini, Sabattini, Sergio Devecchi, Veronese

Luoghi citati: Arese, Cina, Roma