Nessun «confronto» Bultrini-Scialoja

Nessun «confronto» Bultrini-Scialoja Dopo i due interrogatori separati Nessun «confronto» Bultrini-Scialoja Galasso e Giannini nel comitato dell'«Espresso» ROMA — Scialoja e Bultrini non saranno messi a confronto. «Almeno per il momento — ha dichiarato il giudice Sica — non intendo sottoporre i due imputati ad un interrogatorio congiunto. In futuro si vedrà». Che cosa significano le parole del magistrato? Indicano forse che fra la versione fornita da Bultrini e quella resa da Scialoja non vi sono discordanze, come invece si era lasciato credere nei giorni scorsi? Per i difensori è cosi: sia Bultrini nell'interrogatorio di mercoledì, sia Scialoja in quello del giorno successivo — dicono — hanno entrambi confermato al giudice il racconto fatto all'indomani dell'arresto. I due giornalisti hanno ripetuto concordemente di essere entrati in contatto con l'ignoto emissario delle Br perché questi si presentò in casa Bultrini la sera del 19 dicembre; di averlo rivisto il 20, quando gli vennero consegnate da Scialoja le domande dell'intervista poi pubblicata sull'Espresso; di averlo incontrato l'ultima volta la sera del 29 dicembre quando il «postino Br» consegnò a Bultrini la busta con l'intervista, con il verbale di interrogatorio e con la foto polaroid del giudice D'Urso. Per il magistrato, invece, le cose non andarono in questo modo. E le prove a sostegno della sua tesi sarebbero contenute negli stessi verbali di interrogatorio dei due redat tori accusati di favoreggia mento nei confronti delle Br (Scialoja è imputato anche di falsa testimonianza). Signifi ca che i due giornalisti hanno confessato? O che ha confessato uno dei due? E. se è così perché non metterli a confronto? Sica non lo spiega. Ieri gli avvocati Flammini Minuto ed Emeri hanno pre sentato al giudice una memo ria difensiva in favore di Scialoja. Nel documento i due pe nalisti ribadiscono la versione data dal giornalista al giudice e negano che Scialoja avesse «contatti stabili» con le Br (come è detto invece nell'ordi ne di cattura). Un'ultima novità riguarda il comitato dei garanti dell'Espresso, ricostituitosi con l'in gresso dello storico prof. Giù seppe Galasso, presidente della Biennale di Venezia, e del giurista prof. Massimo Se vero Giannini, che sostituì scono i dimissionari Spinelli e Galante Garrone. Nei giorni scorsi era stato raggiunto un accordo fra tre dei cinque ga ranti ancora in carica (Calogero. Diaz e Sylos Labini) e la direzione del settimanale, do po le polemiche suscitate dalla pubblicazione dell'intervi sta con le Brigate rosse. r. e.

Luoghi citati: Roma, Venezia