Oggi prova di forza in Polonia Gierek difende il suo operato
Oggi prova di forza in Polonia Gierek difende il suo operato Milioni di lavoratori chiedono il sabato libero Oggi prova di forza in Polonia Gierek difende il suo operato In una sorprendente lettera a Kania l'ex segretario del poup, destituito a settembre, scrive di «aver sempre voluto il bene del Paese» A Rzeszow verso una manifestazione congiunta operai-contadini VARSAVIA — Un'altra giornata critica in Polonia. Sembra certo che, rispondendo all'invito del sindacato libero «Solidarietà» e ignorando gli avvertimenti del governo, milioni di lavoratori resteranno a casa, oggi, per sollecitare l'applicazione della settimana lavorativa di cinque giorni. Nel Sud del Paese la situazione non accenna a migliorare: anzi, a Rzeszon, a 150 chilometri dal confine con l'Urss, si stanno prendendo le misure necessarie per dar vita a una manifestazione congiunta di «Solidarietà» e «Solidarietà rurale». Per quanto riguarda il sabato libero, l'orientamento prevalente è seguire la risoluzione adottata giovedì a Danzica dalla commissione nazionale di coordinamento nella quale, pur lasciando libero di lavorare chiunque lo voglia, si invita a considerare tutti i sabati liberi, come riconosciuto negli accordi dell'agosto scorso. Il comunicato di «Solidarietà» aggiunge che -qualsiasi tentativo di repressione nei confronti dei lavoratori che non andranno a lavorare, incontrerà una reazione decisa del loro sindacato- (il ministro dei Salari Obodowski ha reso noto che chi non si presenterà oggi al lavoro sarà considerato -assente ingiustificato-). In ima sorprendente e inattesa lettera a Kania apparsa ieri sul settimanale del partito Nomi Drogi, l'ex segretario del poup Gierek, deposto lo scorso settembre, ha dichiarato di sentirsi personalmente responsabile delle princi¬ pali decisioni adottate nei dieci anni in cui fu alla testa del partito. -Molti compagni attendono da me spiegazioni e conclusioni derivanti dalle valutazioni di quanto è accaduto — afferma l'ex segretario del poup — e lo farò dettagliatamente in futuro. Quanto al fatto se le sue decisioni siano state giuste, Gierek sottolinea che una risposta in merito è difficile e dipende dai punti di vista. « Voglio che voi, compagni, siate convinti che ho sempre voluto il bene della Polonia La lettera costituisce la prima risposta pubblica del deposto segretario del partito comunista polacco alle critiche formulate nei suoi confronti.
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