Espropri: rischi anche in città
Espropri: rischi anche in città Si allarga il comitato di difesa Espropri: rischi anche in città Le proteste per la collina si estendono ora al centro urbano - Le parti in contrasto annunciano due manifestazioni -Oggi la collina, domani casa tua»; mercoledì sera all'Itituro La Salle, con questo slogan, è nato il comitato di difesa della collina e della città. Difesa — è scritto nel documento istitutivo — contro -espropri generici ed indiscriminati» di chi (la giunta municipale) -vuole creare un parco di 19 chilometri quadrati oltre il Po, nella fascia di territorio che si estende da Superga, alla Maddalena, sino a Moncalieri». Ma c'è di più — affermano i promotori dell'iniziativa —. -Altri espropri, e questa volta di case, palassi, sono previsti nel piano per la pianura, per il centro storico, quartiere per quartiere». -Per questo — spiega l'ing. Barba Navaretti — dopo aver organizsato il comitato per difendere i diritti del cittadino in collina, ora vogliamo allargare il discorso alla città. I torinesi devono capire che il di- scorso espropri non tocca solo i proprietari di case e terreni di Reaglie, o di Cavoretto, ma coinvolge tutti, anche chi ha qualche alloggio in corso Vittorio Emanuele, oppure in via della Rocca, o in piazza Vittorio Veneto». - Torinesi — è l'invito del comitato — guardate con attenzione le mappe: l'isolato in cui abitate, nel quale possedete un alloggio, potrebbe essere destinato dal nuovo piano regolatore a sona di edilizia popolare, passibile quindi di esproprio». La battaglia per la collina si amplia. Dopo il comitato spontaneo Oltrepò che prima delle feste di Natale e Capodanno si costituì in «Litis Consorzio» per contrastare i progetti collinari del Comune e per impugnarli di fronte al Tribunale amministrativo regionale, ora nasce questo organismo che vuole avere un respiro più ampio. Che pensa di promuovere un movimento d'opinione contrario alla-collettivizsasione della città e della collina». Mercoledì sera vi hanno aderito rappresentanti dei partiti d'opposizione a Palazzo civico, la Federazione della Coltivatori diretti, l'Associazione della Proprietà edilizia, la maggioranza che governa il quartiere Cavoretto-Borgo Po, il gruppo dei Duecento, professionisti e semplici cittadini. Durante l'assemblea (la più folta dopo quella definita dei -cinquecento», che si svolse all'inizio di dicembre nella sede dei dipendenti comunali, presente l'assessore Radicioni) il presidente del quartiere Cavoretto-Borgo Po, ing. Momo e il notaio Gallo Orsi hanno annunciato un convegno per giovedì 15 gennaio, al Centro incontri della Cassa di Risparmio, corso Stati Uniti. 23 sul tema: -Quale sviluppo rimane a Torino?». Parleranno gli ingegneri Barba Navaretti e Finzi e il prof. Lombardi. La risposta della maggioranza socialcomunista — se così si può dire — arriverà in anticipo: lunedì prossimo, ore 20,30. nel salone Iacp di corso Dante, il comitato cittadino del pei invita i torinesi a discutere il futuro della collina, domandando: -E'un bene per tutti, oppure un privilegio per pochi?». Al dibattito interverranno il vice sindaco Biffi Gentili, l'assessore all'urbanistica, Radicioni, il presidente deiConsiglio di circoscrizione Madonna del Pilone, Roluti. il presidente di Italia Nostra, arch. Donatella D'Angelo, Giglioli per la Lega Ambiente; Giuliano (Pro Natura), il preside della Facoltà di Architettura, prof. Roggero e il progettista del piano collinare, arch. Vigliano. Fra gli invitati, gli -avversari» del -Comitato per la difesa della collina», tutte le forze politiche e i quartieri interessati. Si amplia la protesta, cresce l'interesse per il problema del parco naturale, per le ovovie, per il piano regolatore. -Finalmente — scrivono i lettori — la gente incomincia ad esaminare i problemi concreti che la coinvolgono. Forse, abbiamo imboccato la strada giusta: anche se in ritardo, ha preso avvio una vera consultazione», g. san.
Luoghi citati: Italia, La Salle, Momo, Moncalieri, Torino
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