Libertà provvisoria al professor Faina

Libertà provvisoria al professor Faina Un capo di «Azione rivoluzionaria» Libertà provvisoria al professor Faina Ha un tumore - Doveva scontare 19 anni DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Il professor Gianfranco Faina, 45 anni, in fin di vita per un tumore, ha ottenuto la liberta provvisoria per motivi di salute. Già professore di storia dei partiti politici all'Università di Genova, è considerato uno dei dirigenti, se non il più importante, di «Azione rivoluzionaria», un gruppo terrorista di ispirazione anarchica che aveva rivendicato tra l'altro un attentato a La Stampa e il ferimento del giornalista dell'Unità Ferrerò. Arrestato dopo una lunga latitanza, Faina, nel giugno dello scorso anno era stato condannato a 19 anni di carcere dal tribunale di Livorno. Fin qui la sua vicenda giudiziaria. La sua storia di malato comincia invece circa due mesi fa, mentre è rinchiuso nel carcere di Trani. Si sente male e subito i medici del carcere comprendono che è gravissimo: un tumore al midollo osseo ormai diffuso in tutto il corpo. Una diagnosi che non lascia speranze. Il professor Faina viene inviato al centro clinico di Messina, che conferma la diagnosi. Da qui in autoambulanza lo portano fino a Milano, al carcere di San Vittore e soltanto il 5 dicembre ottiene finalmente di es¬ sere ricoverato all'Istituto dei tumori. Legali e familiari, fin da subito, si sono battuti per ottenere la libertà provvisoria ma il parere favorevole doveva venire da tutte e cinque le Procure in cui è spezzettata l'indagine su «Azione rivolu zionaria» : Bologna, Milano, Livorno, Firenze e Genova. Nel frattempo la detenzione di Faina, benché rimanga ricoverato nel centro clinico crea tensioni: in particolare ni dicembre, quando due agenti arrivano all'Istituto dei tumori con l'ordine di riportarlo a San Vittore. La moglie e il figlio sedicenne cercano di opporsi, di convincerli che è impossibile. Ma è inutile: gli agenti desistono solo quando i medici si prendono la responsabilità di di chiararlo intrasportabile. E intrasportabile rimane anche attualmente: la libertà provvisoria arrivata ieri dopo che anche l'ultima Procura (Firenze) aveva dato il suo parere favorevole, non significa infatti per il professor Faina cambiare la situazione. Significa invece che i suoi familiari potranno assisterlo in continuazione e non per poche ore al giorno, senza i continui controlli e permessi richiesti dalla detenzione.

Persone citate: Faina, Gianfranco Faina

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Genova, Livorno, Messina, Milano, Trani