Scuola: accordo sulla parte normativa oggi si deciderà su quella economica di Marco Tosatti

Scuola: accordo sulla parte normativa oggi si deciderà su quella economica Le trattative per il nuovo contratto tra Bodrato e sindaca-1 di categoria Scuola: accordo sulla parte normativa oggi si deciderà su quella economica ROMA — Le previsioni della vigilia erano cupe, e il tono dell'incontro, all'inizio, tutt'altro che promettente: ma do;>o ore e ore di discussione, sindacati scuola e ministro della Pubblica Istruzione sono usciti dal salone nel palazzo di viale Trastevere, con in tasca un'ipotesi di accordo sul 90% della «normativa» del futuro contratto. Oggi però si combatterà la battaglia più seria, e più difficile, quella relativa ai costi dell'eventuale accordo, sul riconoscimento delle anzianità pregresse e sulla sistemazione nei nuovi «parametri» del milione e 78 mila docenti e non docenti che attendono, ormai dal 1" aprile 1979, la firma del patto di lavoro triennale. «Per la verità, la trattativa è andata abbastanza bene — ci ha dichiarato Rossana Pace, della segreteria nazionale della Cgil scuola —. Nell'incontro precedente il ministro ci aveva presentato una controproposta in cui non c'era nulla di definito, né sul piano degli stanziamenti, né riguardo ai tempi. Oggi (ieri, n.d.r.) da questo stato di vaghezza siamo passati a ipotesi molto piùprecise*. Le organizzazioni dei lavoratori però non intendono «chiudere» separatamente i due tronconi, normativo ed economico. «Abbiamo registrato un avvicinamento di posizioni, che preludono a un'ipotesi di accordo — ha detto Pagliuca, della Uil scuola — a condizione che esso sia possibile anche sulla parte economica*. L'incontro di oggi, nonostante la contemporaneità con il consiglio dei ministri, dovrebbe vedere presenti al tavolo, oltre ai sindacati e a Bodrato, i ministri della Funzione pubblica, Darida, e del Tesoro Andreatta; dal suo esito dipenderà la rottura o meno della trattativa. Jl ministro ha dimostrato disponibilità a chiudere questa vertenza, che dura ormai da più di due anni — ha detto ancora Pagliuca —. Se verificheremo la medesima apertura anche nella sede più allargata, potremo dire che ormai il contratto è giunto sulla dirittura di arrivo*. Sia i sindacati confederali che quelli autonomi hanno minacciato agitazioni e scioperi, sin da gennaio, nel caso di una risposta totalmente negativa da parte del governo. Il segretario dello Snals. Nir.n Gallotta, ha fatto balenare la possibilità di «un'imponente manifestazione a Roma di tutti gli operatori scolastici, qualora non si tenessero nel debito conto le istanze e indicazioni provenienti dal mondo della scuola*. Ieri il ministro Bodrato ha presentato controproposte dettagliate alle richieste sindacali. In campo di edilizia scolastica è stato promesso un impegno di 3-4 mila miliardi per il prossimo triennio, necessario al rifinanziamento delle leggi già esistenti, cosi da ridurre ancora di più. se non a far scomparire del tutto, il fenomeno dei «doppi turni». E' stata promessa l'istituzione di 1500 nuove sezioni di scuola materna all'anno, anche queste nell'arco del triennio. Cosi come si è arrivati ad un accordo sull'organizzazione, in ogni distretto scolastico, di due scuole elementari e due scuole medie a «tempo pieno», indipendentemente dalle richieste avanzate. Questo provvedimento avrà effetti benefici soprattutto nel Meridione, dove fino ad oggi il «tempo pieno» è praticato in misura assai ridotta, rispetto alle regioni centro-settentrionali. Anche in tema di aggiornamento professionale per gli insegnanti, problema di mole e complessità eccezionale, e sul quale ormai da anni è aperto un dibattito inesauribile, c'è stato un passo avanti: Bodrato ha messo sul tappeto un notevole ampliamento del le risorse destinate a quest'obiettivo. Marco Tosatti IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIMIIIIIMIIIIIIIII

Persone citate: Bodrato, Darida, Gallotta, Pagliuca, Rossana Pace

Luoghi citati: Roma