Potenza: ricoveratiiprofughi fermo il piano-casa a Napoli di Adriaco Luise

Potenza: ricoveratiiprofughi fermo il piano-casa a Napoli Sono stati trasferiti in prefabbricati del Comune Potenza: ricoveratiiprofughi fermo il piano-casa a Napoli La situazione in Basilicata sta diventando insostenibile anche perché la neve e il ghiaccio bloccano le strade e i soccorsi - Solo entro febbraio, a Napoli, saranno pronti i primi blocchi di abitazioni mobili POTENZA — Tutti i senzatetto ancora ricoverati nelle tende sono stati trasferiti, a Potenza, in fabbricati reperiti dal Comune per sottrarli ad una condizione divenuta insostenibile: la neve continua infatti a cadere ed ha notevolmente aggravato la situazione nelle zone terremotate, dove anche i tentativi di ripristinare condizioni più accettabili di vita sembrano essere frustrati da altre cause. A Potenza i servizi del trasporto pubblico urbano non funzionano perché le strade sono intransitabili per la neve 0 il ghiaccio, ma non si è in grado di fare intervenire, come in passato, mezzi noleggiati da privati perché essi sono impegnati altrove per le demolizioni o lo spostamento di macerie. Le scuole, che avevano accennato a riprendere l'attività lunedi scorso, sono state nuovamente paralizzate in quanto la neve ha impedito a docenti e alunni di raggiungere gli edifici scolastici. Bloccati anche il trasporto e la collocazione di box e di prefabbricati. Della gravissima condizione in cui versano le migliaia di sinistrati e, più in generale, le zone terremotate della Basilicata, si sono resi interpreti 1 responsabili della federazione sindacale unitaria CgilCisl-Uil, i quali, in una conferenza stampa, hanno sostenuto che al terremoto naturale è seguito un «terremoto istituzionale* per la mancanza di coordinamento e di funzionalità dei poteri pubblici nell'affrontare l'emergenza e quindi la ricostruzione. Tra le proposte avanzate vi sono la costituzione di una speciale commissione regionale che elabori gli interventi, li attui e compia i controlli; la mobilitazione dei tecnici, necessari per completare rapidamente le verifiche sui fabbricati e sulle strutture produttive; un piano organico di programmazione. NAPOLI — Il piano-casa per i terremotati napoletani non ha registrato grossi passi in avanti. Mentre si è in attesa di conoscere le località dove saranno insediati i prefabbricati pesanti, l'amministrazione comunale ha tracciato la mappa delle zone che dovranno accogliere, entro la fine del prossimo mese, i primi lotti di case mobili. I nuovi insediamenti sono previsti, purtroppo, nei rionighetti di Traiano. Soccavo e Ponticelli. Millecinquecento nuclei familiari troveranno cosi provvisoriamente sistemazione. L'Inail ha programmato un grosso investimento edilizio in città, un complesso di edifici da adibire però esclusivamente a uffici pubblici. Il commissario governativo Zamberletti, con una sua ordinanza, ha perfezionato la procedura che i proprietari di alloggi lesionati dovranno seguire per ottenere il risarcimento dei danni. La somma è fissata in un tetto di 10 milioni e sarà versata solo a compimento dei lavori di restauro e di ristrutturazione eseguiti. L'obiettivo è di consentire il recupero del maggior numero di abitazioni in un arco di tempo molto breve, in considerazione che il terremoto non ha colpito dovunque con la stessa intensità e vi sono numerosi alloggi che possono essere rimessi in sesto con opportuni e tempestivi interventi. Un altro problema che nell'immediato futuro si manifesterà in tutte le sue ampie implicazioni economiche, è quello del turismo. Il settore accennava sintomi di ripresa: la mostra sul Settecento napoletano a Capodimonte si era rivelata un avvenimento culturale di grosso richiamo. Adriaco Luise

Persone citate: Ponticelli, Traiano, Zamberletti

Luoghi citati: Basilicata, Capodimonte, Napoli, Potenza