Galante Garrone «Questo il senso delle mie dimissioni»

Galante Garrone «Questo il senso delle mie dimissioni» Galante Garrone «Questo il senso delle mie dimissioni» TORINO — «Nessuna trattativa, e nessun dialogo con le Brigate rosse». E' la tesi che Alessandro Galante Garrone ha sostenuto in questi giorni, intervenendo nella polemica nata sui rapporti tra informazione e terrorismo, e che ripeterà anche oggi, alla riunione del comitato dei garanti del L'Espresso, convocata dopo le ultime, polemiche dimissioni. Anche Galante Garrone è dimissionario. «Sono dimissioni — spiega — nate da ragioni di natura personale, e già preannunciate da tempo. E'chiaro che l'ultima vicenda rafforza questo mio proposito: una decisione formale e definitiva è in ogni caso rimandata all'esito della riunione dei garanti». Sull'intervista alle Brigate rosse raccolta da Mario Scialoja, l'opinione di Alessandro Galante Garrone (che fa parte del collegio dei garanti de L'Espresso dal 1974). è quella sostenuta in un editoriale scritto per La Stampa e pubblicato nei giorni scorsi: «E' una posizione che sostengo da tempo — spiega —. Io condanno sul piano morale e politico qualsiasi forma di trattativa, di dialogo e di discussione con i terroristi. E aggiungo che secondo me è stato un errore aver cercato o accettato un colloquio con le Brigate rosse, e aver pubblicato il materiale raccolto con quel risalto».

Persone citate: Alessandro Galante Garrone, Galante Garrone, Mario Scialoja

Luoghi citati: Torino