Fallimentare il mini-torneo

Fallimentare il mini-torneo Stadi semideserti, incassi ridicoli, si salvano i giovani Fallimentare il mini-torneo Fallimentare, sul piano economico e per l'affluenza di pubblico, la prima giornata del torneo di Capodanno. Le cifre sono eloquenti (otto partite, 33.515 gli spettatori paganti, per un introito complessivo di lire 136274.500) e denunciano — come si era paventato alla vigilia — il disinteresse pressoché totale degli sportivi italiani per una manifestazione sperimentale dal sapore amichevole o di allenamento e dal contenuto tecnico-agonistico modesto. L'espediente di far giocare sempre in trasferta squadre del calibro di Juventus e Torino, ha funzionato relativamente anche se proprio le due torinesi (con l'Inter) hanno fatto registrare i migliori incassi: oltre ottomila gli spettatori accorsi a Como per vedere i «resti- bianconeri, circa settemila a Bologna per l'esibizione della «mista- granata. E' da escludere che il rimaneggiato Bologna, a campo invertito, avrebbe richiamato altrettanta gente al «Comunale- e lo stesso vale per il Como. Il Brescia non fa certo «cassetta- ma i milanesi, incuriositi dalla presenza del secondo straniero nell'Inter, lo jugoslavo Kovacevic, sono andati in ottomila al «Meazza-. Sempre pochi, comunque, anche se nelle altre città gli stadi apparivano squallidamente semideserti, con presenze da torneo dilettantistico. Vedi i 1.180 di Catanzaro che costituiscono il minimo assoluto ma che fanno meno impressione dei duemila di Napoli-A¬ vellino e dei 1.700 di PistoieseRoma. Lo svedese Rónberg, ingaggiato per l'occasione dalla Fiorentina, ha smosso meno di quattromila tifosi viola contro il Perugia, mentre l'Udinese non ha potuto sfruttare con il Cagliari, per il mancato arrivo del nulla-osta, l'austriaco Mirnegg e sugli spalti del «Friuli- c'erano appena tremila spettatori. La formula della competizione (un punto in classifica in più per chi vince con uno scarto superiore ad una rete), l'impiego di un altro straniero, la rimessa laterale facoltativa con i piedi, non hanno fatto presa, un po'perché molta gente ha preferito trascorrere il «week-end- in montagna, un po' per mancanza di motivazioni veramente valide. Domani e giovedì si esaurirà la fase eliminatoria nei quattro gironi ma c'è il rischio che i tifosi snobbino le partite. Eppure, gratta gratta, qualcosa di buono s'è visto anche se molte formazioni erano imbottite di rincalzi e di giovani. Come a Bologna dove il Tonno, trascinato dal «vecchioPulici ma sorretto dalla freschezza dei ricambi e dall'impegno degli altri titolari, ha onorato il gioco. Come l'Inter che, malgrado mezza squadra fosse al «Mundialito-, ha confermato la validità del suo parco-riserve liquidando agevolmente il Brescia. E come la Juventus che ha ipotecato la qualificazione a Como con uno schieramento inedito e improvvisato. Dai risultati del turno inaugurale si profila una semifinale tra Avellino (o Ascoli) e Fiorentina ed un'altra fra Juventus e Torino (Inter permettendo). Il derby torinese o la classica sfida tra Juventus e Inter, riaccenderebbero un po' di interesse, per questo minitorneo tanto più che domenica tornano a disposizione anche i «nazionali-. Bruno Bernardi