Confronto in carcere a Bologna per l'omicidio del giudice Amato

Confronto in carcere a Bologna per l'omicidio del giudice Amato Tra Semerari, Signorelli e il suo ex difensore Confronto in carcere a Bologna per l'omicidio del giudice Amato BOLOGNA — Un contronto è avvenuto nel carcere bolognese di San Giovanni in Monte tra il prof. Paolo Signorelli, accusato (come mandante) dell'omicidio del giudice romano Mario Amato, il suo ex-difensore, avv. Francesco Caroleo Grimaldi, arrestato nella medesima inchiesta per l'accusa di favoreggiamento, ed il criminologo prof. Aldo Semerari, raggiunto dauna comunicazione giudiziaria per concorso in rivelazioni di segreti d'ufficio. Agli interrogatori — prima individuali, poi attraverso confronti a due a due — erano presenti il consigliere istruttore Angelo Velia, titolare dell'inchiesta Amato, il giudice istruttore Sergio Castaldo ed il pubblico ministero Riccardo Rossi. Nulla è trapelato sull'esito dei colloqui, ma sembra che i tre abbiano for¬ nito versioni contrastanti su alcuni punti dell'inchiesta. Tema di discussione sono state probabilmente le rivelazioni fatte dal detenuto comune Marco Mario Massimi al giudice romano Mario Amato, sull'attività eversiva dei «Nar» (Nuclei armati rivoluzionari). Secondo questo rapporto, Semerari e Signorelli sarebbero stati indicati come capi dei «Nar». Le rivelazioni di Massimi furono portate a conoscenza di Signorelli — secondo l'ordine di cattura — in un colloquio da lui avuto con i propri difensori, Caroleo e De Nardellis. Signorelli fu così «aiutato», sostengono gli inquirenti, ad eludere le investigazioni dell'autorità giudiziaria sia sull'associazione sovversiva della quale egli era indicato come l'organizzatore, sia sull'o¬ micidio del giovane Antonio Leandri (ucciso al posto dell'avvocato Giorgio Arcangeli). Caroleo Grimaldi, raggiunto in carcere da una comunicazione giudiziaria per associazione sovversiva, avrebbe poi rivelato le dichiarazioni di Massimi anche all'avv. Costantino Cambi, difensore di Sergio Calore (imputato dell'omicidio di Leandri e accusato dell'organizzazione esecutiva della strage alla stazione di Bologna). Il prof. Aldo Semerari, sempre secondo le accuse, avrebbe ricevuto le notizie contenute nel rapporto Amato-Massimi dall'allora procuratore aggiunto della Repubblica di Roma, dott. Raffaele Vessichelli; questi è stato sospeso dall'incarico come il presidente di sezione della Corte di Cassazione, dott. Giovanni De Matteo.

Luoghi citati: Bologna, Roma