I tassisti chiedono il vetro corazzato

I tassisti chiedono il vetro corazzato I tassisti chiedono il vetro corazzato Una delegazione si è incontrata con l'assessore Mercurio per discutere dei problemi riguardanti la sicurezza nelle ore notturne - L'argomento sarà affrontato domani in giunta Duecento aggressioni nel 1980, tre tassisti uccisi (l'ultimo, Giovanni Palazzo, con due colpi di rivoltella alla nuca, pochi giorni fa) in neppure tre anni: gli uomini dalle auto gialle hanno deciso dì dire basta. Nei giorni scorsi hanno proclamato lo sciopero per cinque notti. Poi l'hanno revocato per non dare l'impressione di cedere alla violenza, ma sono rimasti in stato d'agitazione, minacciando di fermarsi ancora, se non avranno risposte «soddisfacenti» dal Comune. Che cosa vogliono? L'hanno spiegato ieri in un incontro con l'assessore alle concessioni amministrative, Domenico Mercurio: 1) essere collegati con i centri operativi delle forze dell'ordine (in particolare con la questura); 2) avere un vetro corazzato che li separi dal cliente; 3) ottenere a medio termine una vettura unica, uguale per tutti («il prototipo — dicono — era esposto al salone dell'automobile»), attrezzata anche per i servizi a favore degli handicappati. Sono richieste che i tassisti avevano già avanzato durante l'infuocata assemblea del 30 dicembre, nella sede della Cisl, a 24 ore dall'omicidio del loro col¬ lega. Allora, l'assessore Mercurio aveva invitato la categoria a recedere dallo sciopero notturno ed i tassisti avevano accettato, in attesa di confrontarsi con l'amministrazione. Ieri rincontro c'è stato, l'assessore Mercurio ha definito legittime le rivendicazioni del sindacato, ma ha ancora chiesto tempo per portarle in Giunta (si riunirà domani) e per valutare i costi dell'eventuale operazione. Questo rinvio — anche se breve — ha sollevato qualche perplessità, dividendo i rappresentanti dei lavoratori. Castelli (Cisl), uscendo da Palazzo civico, non ha nascosto il proprio malumore: «Che cosa diremo ora ai colleghi? Che la riunione è stata infruttuosa? Che è servita solo a fare slittare lo sciopero a dopo le feste?». Sannicandro (Uil), meno pessimista, ha difeso la giunta: «Bisogna dar tempo all'amministrazione di valutare le nostre richieste. Se la risposta sarà negativa ne trarremo le conseguenze». Più deciso Trombini, delegato dei tassisti notturni: «Il servizio è facoltativo: o ci sarà maggior sicurezza, oppure Torino, la notte, rimarrà senza auto gialle. Per alcuni di noi sarà un sacrificio, dovremo mutare abitudini. Ma non ce la sentiamo più di rischiare, di avere il cuore in gola ogni volta che carichiamo persone sospette». Osserviamo: altre categorie di cittadini rischiano quanto voi: ogni giorno, orefici, tabac- cai, pettinatrici, commercianti, baristi possono essere rapinati, malmenati, uccisi... Su questo punto 1 tassisti ritrovano l'unità. Interrompono quasi in coro: «Siamo un servizio pubblico. La nostra attività è scandita da un regolamento municipale, per questo chiediamo al Comune di intervenire». Un'analoga sollecitazione è partita dalla de, la quale, con i consiglieri Alberton e Gaiotti, ha presentato un'interrogazione al sindaco ed alla Giunta. Che cosa risponde l'assessore? «L'interrogazione non l'ho ancora vista. I tassisti, peraltro, revocando lo sciopero hanno dimostrato una notevole maturità. Venerdì, nel nuovo incontro con i sindacati spero di poter dare risposte concrete». «Ma sia chiaro — conclude Mercurio — se il Comune contribuirà finanziariamente per dare maggior sicurezza al lavoro del tassista, lo farà solo con nuove norme (esempio, l'obbiglo di vetri divisori) valideper tutti». Diversamente — questo il concetto dell'imposizione — il Comune dovrebbe intervenire anche per tutelare altre categorie sottoposte alla minaccia della malavita. g. san.

Persone citate: Alberton, Castelli, Domenico Mercurio, Gaiotti, Sannicandro, Trombini

Luoghi citati: Torino