Quando conviene e a chi la pensione anticipata

Quando conviene e a chi la pensione anticipata Riscatto dei contributi, interessa un milione di persone Quando conviene e a chi la pensione anticipata La ricongiunzione dei contributi assicurativi —prevista dalla Legge 29/79 per poter dare ai lavoratori la possibilità di conseguire una pensione unica — interessa più di un milione di prestatori d'opera appartenenti per la maggior parte alle amminitrazioni dello Stato e degli enti locali, cioè Regioni, Province, Comuni, aziende municipalizzate, ospedali eccetera. Nel caso di dipendenti da enti locali, che abbiano una posizione assicurativa anche all'Inps, la ricongiunzione si effettua trasferendo alla Cpdel (Cassa per i dipendenti da enti locali, a cui gli interessati sono attualmente iscritti) i contributi precedentemente versati nell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità e vecchiaia gestita dall'Istituto di previdenza sociale. Se la contribuzione complessiva così risultante (cioè contributi Inps più contributi Cpdel) raggiunge il minimo richiesto per il pensionamento da parte della Cpdel (19 anni 6 mesi e un giorno per le donne sposate o con prole e 24 anni 6 mesi e un giorno per gli altri) il lavoratore può andare in pensione subito, cioè senza dover aspettare che gli istituti interessati abbiano definita la sua pratica di ricongiunzione. Nell'attesa egli riceverà un trattamento pensionistico provvisorio di importo pari al 90 per cento di quello che gli verrà assegnato in via definitiva dalla Cpdel. Ma per poter concedere questa pensione anticipata gli enti da cui i richiedenti dipendono (Regioni, Comuni, Province eccetera) hanno bisogno dì una certificazione dell'Inps dalla quale risultino i periodi di contribuzione da riscatta- re: certificazione che quell'istituto invia attualmente alla Cpdel ma che — per mancanza di tempo — si rifiuta di rilasciare agli enti locali via via chiamati in causa dalle domande di ricongiunzione. Per superare questo ostacolo, che rischia di bloccare uno degli effetti più positivi della legge, il Comitato per i diritti previdenziali di Torino, che si batte da anni per un più equo trattamento pensionistico dei lavoratori, ha chiesto alla Cpdel di far avere agli enti interessati copia delle certificazioni che riceve via via dall'Inps, in modo da poter corrispondere agli aventi diritto il trattamento provvisorio del 90 per cento, altrimenti impossibile per indisponibilità dell'Inps. Si ha motivo di credere che la direzione generale della Cpdel — che ha già effettuato le operazioni istruttorie di competenza — possa accogliere la richiesta. Decine di migliaia di lavoratori potrebbero andare anzitempo in pensione con un trattamento pari ai nove decimi delle loro spettanze definitive. Un altro fattore che in molti casi può mettere in forse la convenienza della ricongiunzione è quello per cui il costo del riscatto da parte dei bancari, dei telefonici e degli autoferrotranvieri viene attualmente determinato dall'applicazione della Tabella numero 6 che è la più onerosa di tutte quelle allegate alla Legge 1338/62 alla quale la ricongiunzione fa riferimento. Anche in questo caso — scaturito da soggettive interpretazioni burocratiche — il Comitato per i diritti previdenziali ha sollecitato l'approvazione di un provvediiaento legislativo che estenda a bancari, telefonici ed autoferrotranvieri tabelle di riscatto meno costose, come avviene per gli statali e per i dipendenti da enti locali, eliminando così ogni discriminazione tra gli uni e gli altri lavoratori. Ci risulta che questo provvedimento a cui è interessato un gran numero di persone, specialmente a Milano — è alla firma del competente ministero. Si potrà così finalmente dare compiuta attuazione ad una legge che, favorendo il pensionamento di molti lavoratori anziani, consentirà ad altrettanti giovani di avere un'occupazione altrimenti indisponibile. Osvaldo Paita

Persone citate: Osvaldo Paita

Luoghi citati: Milano, Torino