Benzina, ci risiamo con i prezzi Imputati dollaro e rincari Opec

Benzina, ci risiamo con i prezzi Imputati dollaro e rincari Opec Il Cip dovrà decidere l'adeguamento delle tariffe petrolifere Benzina, ci risiamo con i prezzi Imputati dollaro e rincari Opec ROMA — Scattano gli aumenti Opec (l'organizzazione dei Paesi produttori di petrolio) decisi il mese scorso a Bali e immediato si riaffaccia il problema del prezzo della benzina nel nostro Paese. Entro la prima decade di gennaio, i tecnici del Cip, il comitato interministeriale dei prezzi, dovrebbero riunirsi per un aggiornamento dei costi del greggio, in considerazione non solo degli ultimi rincari, ma anche del deprezzamento della lira sul dollaro, la moneta usata per gli acquisti internazionali. La questione, comunque, sarà personalmente affrontata dal neo ministro dell'Industria Pandolf i. Parlare però di un imminente rincaro della benzina potrebbe essere prematuro, tenendo anche presente che prima della metà di gennaio il presidente del Consiglio Forlani tornerà ad incontrarsi con le delegazioni sindacali, al fine di esaminare l'eventualità di un ritiro del decreto che il 13 dicembre scorso ha au¬ mentato di 75 lire il litro la benzina. Se si raggiungerà un accordo in tal senso, le 75 lire andranno a coprire i maggiori oneri sopportati dalle compagnie petrolifere, lasciando cosi ferma la «super» a 850 lire il litro. Non pochi esperti ritengono infatti che la benzina a 900 lire il litro sarebbe in questo momento una misura insostenibile e. quindi, improponibile. L'Unione petrolifera, invece, sollecita l'adeguamento dei prezzi, dato che i listini in- ternazionali del greggio stanno diventando molto più alti di quelli imposti in Italia dal Cip. Secondo i calcoli del presidente dell'associazione. Giovanni Theodoli. la «super» avrebbe già dovuto subire prima del nuovo anno un ritocco di almeno 15 lire il litro, la «normale» di 20 lire, i gasolii di 22,5 lire e l'olio combustibile di 28 lire. A questi aumenti, ora. si dovrebbero aggiungere, sempre secondo l'Unione petrolifera, quelli derivanti dalle decisioni di Bali e la cui entità è ancora da definire. I rincari dell'Opec che stanno scattando in questi giorni (aumento saudita da 30 a 32 dollari per barile) più quelli che decorrono dal 1" gennaio (Algeria a 40 dollari. Indonesia a 36. Libia a 41. Nigeria a 41, Venezuela a 38) comporteranno per l'Italia un maggior onere di 5000 miliardi nel corso del 1981. portando a 25.000 miliardi la bolletta petrolifera annua. Gli adeguamenti, a questo punto, si rendono obiettivamente necessari, a meno che il governo, come è auspicabile, non preferisca ritirare il decreto fiscale sulla benzina. Altrimenti la «stangata» sul settore auto assumerà proporzioni enormi, con ulteriori spinte all'inflazione. e. p.

Persone citate: Giovanni Theodoli

Luoghi citati: Algeria, Indonesia, Italia, Libia, Nigeria, Roma, Venezuela