Varese: mistero sul giovane liutaio eliminato con una fucilata alla gola di Marzio Fabbri

Varese: mistero sul giovane liutaio eliminato con una fucilata alla gola È stato trovato morto ai margini di un boschetto della Valgamma Varese: mistero sul giovane liutaio eliminato con una fucilata alla gola Cremonese di origine (aveva 24 anni) aveva soggiornato nella città natale per perfezionarsi nella sua arte, ma ne era ritornato con una grande paura - Una esecuzione della mala? VARESE — Nel laboratorio attiguo alla casa di Bedero Valcuvia ha lasciato incompiuto il suo quarto violino: perché Pier Luigi Frittoli, 24 anni, trovato morto ai margini di un boschetto della Valganna, con la gola squarciata da una rosa di pallini, faceva il liutaio, un mestiere delicato, di precisione, che poteva sembrare insolito in un ragazzo della sua corporatura, che fino a nove mesi fa aveva fatto il tornitore. La «passione», dicono; il suo sangue cremonese che si è risvegliato malgrado la lunga permanenza nel Varesotto, lo ha spinto a seguire le orme di Stradivari. Ma di un'al¬ tra sua metamorfosi, da ragazzone allegro e amante della compagnia a uomo terrorizzato anche dalla propria ombra, non sanno dare spiegazioni. Probabilmente la chiave di questo «giallo» sta proprio in quella paura e forse anche nei sei mesi trascorsi a Cremona, presso il nonno, a specializzarsi nella sua arte. Pier Luigi Frittoli è stato trovato alle 23.20 da un automobilista che percorreva la Valganna. La «127» del giovane era ferma sul ciglio della strada, motore e anabbaglianti accesi, freccia destra in funzione, freno a mano tirato. Il cadavere era a pochi metri, con la gola insanguina- ta. Sulle prime s'era pensato ad una coltellata, ma i periti hanno chiarito che si trattava di un colpo di doppietta sparato da distanza brevissima. Il modo fa pensare a un'esecuzione, di quelle che è solita mettere in atto la malavita organizzata contro chi ha «sgarrato» o potrebbe parlare. Ma perché uccidere un fabbricante di violini? Pier Luigi Frittoli aveva una doppia vita? E' questo che stanno cercando di accertare gli uo-, mini della squadra mobile di; Varese, cominciando con la ricostruzione degli ultimi 40 minuti di vita della vittima, da quando è stato salutato da un amico a quando è stato trovato morto. La sera di martedì 30 Pier Luigi Frittoli ha salutato in caso ed è uscito. Una cosa che in altri tempi faceva spesso, magari solo per vedere gli amici al bar, ma che ora gli accadeva di rado. E' andato in un paese vicino, a Casciago. per stare un pochino insieme alla sua fidanzatina. Tiziana, una ragazza di 17 anni. Era stato con lei fino alle 21 o poco più, poi insieme con un vecchio amico, Giorgio, era andato al circolo ricreativo di Morosolo, dove aveva abitato sino ad un anno fa. da quando con i suoi genitori aveva lasciato Cremona perché il padre aveva trovato un buon posto in una fabbrica meccanica, la Aermacchi. Ma anche a Morosolo Pier Luigi e Giorgio non sono rimasti a lungo. Hanno pensato di mangiare qualcosa e sono scesi sino a Varese, ognuno con Ir. propria auto. In un lo¬ cale del centro hanno consumato panini con wurstel e crauti, hanno bevuto una birra. Non erano ancora le 22,30 quando hanno pensato di rincasare. L'amico ha raccontato alla polizia che il bar era strapieno. Si stavano facendo largo tra la folla per raggiungere l'uscita quando Pier Luigi ha incontrato alcune persone che ha salutato come se le conoscesse da parecchio tempo. Si è trattenuto a parlare con loro tanto che Giorgio se n'è andato da solo. E' da quel momento che Pier Luigi Frittoli è scomparso per cadere assassinato ai margini della provinciale della Valganna. Potrebbe essere stato costretto a seguire i suoi aggressori per un «regolamento di conti». Rimane in piedi l'interrogativo principale, quali conti poteva avere in sospeso un tipo come lui? Marzio Fabbri

Persone citate: Pier Luigi Frittoli