«A Mosca ebbi paura solo quando attaccò Bautista» di Giorgio Barberis

«A Mosca ebbi paura solo quando attaccò Bautista» Rievocando con Maurizio quella magica gara di luglio «A Mosca ebbi paura solo quando attaccò Bautista» «Fu il momento chiave: io decisi di non rispondere al messicano, ma passai minuti terribili» - «Nella mia vita è cambiato poco, sono più conosciuto e rimpiango talora la tranquillità di prima» Dopo Sara e Pieiro. ecco Maurizio Damilano. marciatore, medaglia d'oro sui 20 chilometri all'Olimpiade di Mosca. «Essere designato da 'La Stampa" atleta dell'anno mi dà vero e doppio piacere. In primo luogo perché si tratta di un riconoscimento attribuito in base alle segnalazioni di persone che conoscono lo sport a fondo, quindi perché i miei predecessori sono due grandissimi atleti come la Simeoni e Mennea-. — L'oro olimpico sta indubbiamente alla base del suo successo. Le è capitato di sognare quella gara o di svegliarsi di notte ricordando qualche particolare di quel giorno magico? •No. I miei sonni sono continuati tranquilli, i miei piedi sono rimasti ben appoggiali a te.rra. L'Olimpiade ha rappresentato il momento più esaltante della stagione: giorni magici, però, spero di viverne ancora*. — Ce un particolare momento della gara che le è rimasto impresso più degli altri? «E' quando il messicano Bautista ha attaccato ed io sono rimasto li. E' stata una scelta voluta in quanto ritenevo fosse la cosa migliore in quel momento, però a farmela prendere non escludo ci sia stato anche un pizzico di paura. Ecco, rivisto oggi, è stato quello il momento decisivo, il cui ricordo rimane indelebile». — La medaglia d'oro ha cambialo qualcosa nella sua vita di atleta? •lieti poco, anche se questi mesi in effetti non mi hanno consentito di fare più di tanto. E' proprio in questo periodo che sto riprendendo la preparazione, che sto cercando di ritrovare il passo giusto». — E per quanto riguarda la vitaextrasportiva? «Anche da questo lato è cambiato poco. Ho acquisito una maggiore notorietà, questo si. la medaglia ha fatto conoscere il mio nome. Questo può essere molto utile specie in chiave futura, offrendomi inserimenti in campi extrasportivi-. — Anche con i colleghi d'ullicio non e cambialo nulla? •No. Si tratta di persone che si interessano da sempre allo sport, che conoscevano già la mracia ed i sacrifici che sono necessari per raggiungere certi traguardi». — Quindi l'oro olimpico ha risvolti soprattutto positivi... «L'interesse creatosi non mi dispiace, però talora rimpiango una certa tranquillità di prima». — Ritiene di essere un simbolo per la marcia? «Penso di no. Ho soltanto dimostrato che nella storia dell'atletica la marcia per l'Italia non ha rivali per continuità di risultati. Frigerio. Dordoni. Pamich hanno creato un'epoca che continua». — Lei si ritiene all'altezza di qCfesti grandi del passato? «Spero di arrivarci, ma di strada ne devo ancora fare molta», — Parliamo del domani... «A livello immediato non ho grossi impegni prefissati. Gli appuntamenti che contano arriveranno con l'estate. Ci sarà l'Universiade alla quale tiene molto il presidente Nebiolo, al punto die ha fatto inserire nel programma la gara di marcia che non c'era. Poi un paio di incontri con i sovietici e i tedeschi orientali. Specie quest'ultimo, sui 20 Km. mi interessa assai». — Dopo i 20. quando i 50 chilometri? «Mi piacerebbe "allungare" già quest 'anno, ma almeno in apertura di stagione gli impegni non me lo consentiranno. Se sarò in condizione potrei tentare l'avventura con i campionati italiani». — Il tutto in proiezione Los Angeles '84... «Prima dell'Olimpiade di Los Angeles ci sono i campionati europei di Atene il prossimo anno. In Grecia punterò ancora sui 20 chilometri però non mi dispiacerebbe disputare anche i 50 visto che nel programma sono inseriti in un giorno successivo». — Insomma obiettivo due medaglie... •Meglio non correre e continuare a... marciare. Gli avversari forti sono anche troppi ». Giorgio Barberis

Persone citate: Bautista, Dordoni, Frigerio, Maurizio Damilano, Mennea, Nebiolo, Pamich, Simeoni

Luoghi citati: Atene, Grecia, Italia, Los Angeles, Mosca