Comprensori: risultati ancora troppo nel vago

Comprensori: risultati ancora troppo nel vago A dieci giorni dalle elezioni del 21 dicembre Comprensori: risultati ancora troppo nel vago I partiti emettono comunicati di vittoria, ma mancano ancora molti dati significativi - La sinistra socialista polemica, come al solito, con la segreteria Domenica 21 dicembre 18.621 consiglieri comunali hanno eletto, con votazioni di secondo grado, cioè scegliendo nel proprio ambito. 760 consiglieri di comprensorio. I membri delle assemblee di Comprensorio seno però 968: la differenza è stata eletta dai sei consigli provinciali, sempre nell'ambito dei propri membri e da alcuni Comuni capoluogo. I risultati sono stati resi noti il 31 dicembre dalla giunta regionale, ma sono ancora incompleti, pur se indicativi. Si è votato su liste che, nei comuni al di sopra dei 5 mila abitanti, avevano i contrassegni dei partiti; in quelli al di sotto di questa cifra, le liste erano più varie: spighe intrecciate, castelli, campanili, e via dicendo. Ma qualche volta i partiti si sono dichiarati anche qui: per esempio, nel comprensorio di Ivrea. l'Area socialista indicava «Falce, martello, libro, sole, garofano in corona»; il pei presentava «falce e martello incrociati con spiga» e aggiungeva alla sigla del partito la scritta •indipendenti»; la de presentava «scudo crociato con scritta Libertas, grappolo d'uva e spiga di grano». Nel Verbano - Cusio - Ossola gli autonomisti si sono presentati con il «Camoscio con profilo geografico dell'Ossola-Cannobina e scritta Unione Ossolana per l'autonomia». Questa differenza di liste ha reso molto complicata l'identificazione con i partiti. Ma i partiti stessi hanno già provveduto ad attribuirsi i seggi e ciascuno rivendica la vittoria. I socialisti della sinistra on. Fiandrotti e Moretti (assessore regionale) a proposito dei tre comprensori di Torino. Ivrea e Pinerolo. parlano di 'notevole successo' e di 'accresciuta capacità di attrazione politica verso i consiglieri comunali'. Secondo i due esponenti, «fa sinistra socialista ha espresso circa la metà degli eletti dimostrando ancora una volta che quando è la base ad esprimersi liberamente e non usa una maggioranza di tessere, il suo insediamento nel partito e nella società risulta ampio e profondo'. E' la prosecuzione di una polemica in corso da settimane. Per il segretario del gruppo consiliare de in Regione. Cerchio, il buon successo delle liste democristiane e di ispirazione, significa che «t consiglieri comunali hanno risposto positivamente, respingendo i disegni della giunta di sinistra in Regione che dal momento di insediamento dei comprensori (le precedenti elezioni si svolsero il 14 novembre 1976) aveva inteso questi come longa manus della maggioranza, limitandone compiti e autonomia'. II segretario cittadino de. Giardini, ritiene che ora 'occorre aprire un serrato confronto sui livelli quantitativi e qualitativi di effettiva partecipazione': il segretario provinciale Corino afferma che «dai risultati emerge la chiara volontà degli amministratori degli Enti locali di riprendere il ruolo di protagonisti rispetto alle scelte e gli obiettivi della programmazione'. Quest'ultimo è il compito fondamentale dei Comprensori. Vediamo i risultati (raffrontandoli col 1976) nel comprensorio di Torino, il più popoloso e il più cospicuo di membri: 122. Comuni sopra i 5 mila abitanti: pei 386 voti e 16 seggi (nel 1976: 408 e 17): de 370 e 15 (354 e 15); osi 181 e 7 (157 e 6): psdi 51 e 2 (52 e 2): pli 29 e 1 (41 e 1): pri 21 e 1(17e 1): msi8eO(7eO). Comuni Inferiori a 5 mila abitanti: pei 437 e 8 seggi (491 e 9): de e indip. 1419 e 25 (1377 e 24); Area socialista e laica 364 e 6 (iniziativa socialista 376 e 6); lista democratica indipendente 70 e 1 (sole nascente e socialismo 69 e 1); liberaldemocratici 82 e 1; sinistra Indipendente 71 e 1 (106 e 2). Inoltre la Provincia ha eletto nel comprensorio di Torino 5 comunisti. 2 socialisti. 3 de. 1 liberale e 1 msi Con i 72 eletti dai Comuni e i 12 della Provincia, i consiglieri risultano 84. Per arrivare a 122 che è il numero dei consiglieri cui il comprensorio di Torino ha diritto secondo la legge regionale mancano ancora i 24 eletti dal Consiglio comunale di Torino (che pure ha votato il 21) i due che rappresentano le province di Asti e Vercelli (che hanno comuni compresi in questo com¬ prensorio) e alcuni altri in contestazione. A dieci giorni dalle elezioni i risultati definitivi non sono ancora noti. Un inizio che lascia un po' a desiderare per un organismo cui la legge regionale istitutiva attribuisce importanti compiti nella politica programmatoria. Domenico Garbarino

Persone citate: Cannobina, Corino, Domenico Garbarino, Fiandrotti, Giardini, Moretti