Preoccupante bilancio dall'80 in Italia 1000 morti in rapine, racket e sequestri

Preoccupante bilancio dall'80 in Italia 1000 morti in rapine, racket e sequestri Preoccupante bilancio dall'80 in Italia 1000 morti in rapine, racket e sequestri ROMA — Un migliaio di persone sono state uccise nel 1980 nel corso di rapine, vendette, agguati mafiosi e altri episodi di delinquenza comune. Difficile stabilire il danno complessivo in denaro: siamo nell'ordine di decine di miliardi. La regione più «calda» è stata di gran lunga la Campania, dove le vittime sono state 200. delle quali circa 150 nel Napoletano. L'escalation di estorsioni ha qui superato ogni limite al punto da indurre alla serrata, l'il novembre, i commercianti di Napoli, e facendo scendere in piazza gli operai dell'ltalcantieri di Castellammare il 17 ottobre. n racket ha allungato le mani anche sui cimiteri attirando nell'orbita del «business» amministratori e funzionari comunali. Fra gli omicidi, rimasti ancora insoluti, quelli del sindaco di Pagani, Marcello Torre, e del consigliere comunale di Ottaviano, Domenico Beneventano. Fra gli episodi più clamorosi, tre assalti al treno nel Salernitano, compiuti su vagoni postali di convogli a lunga percorrenza. Il lunedi In albis fu realiz¬ zato un superfurto da un miliardo ai danni di una delle migliori gioiellerie di Napoli. La malavita non ha spadroneggiato solo nella Campania. In quasi tutte le regioni si è avuta una recrudescenza di episodi criminosi, nonostante vi sia da registrare una intensificazione, con risultati rilevanti, delle azioni delle forze dell'ordine. In Piemonte il racket che opera nelle grandi città, specialmente a Torino, ha dato vita a vere e proprie faide, con numerosi morti: 19 le vittime di episodi criminosi dovuti a motivi vari. Tra le rapine, le tre più clamorose hanno fruttato complessivamente più di tre miliardi. Più viva che mai la delinquenza in Lombardia. Le grosse rapine ai danni di banche, pelliccerie, gioiellerie, hanno fruttato centinaia di milioni. L'ultima, alla Sit Siemens di Milano, ha reso 200 milioni. Alcune di queste azioni si sono concluse tragicamente. La sera di Natale, durante l'assalto in un negozio di parrucchiere per signora, a Milano, una ragazza di 14 an¬ ni è stata uccisa con un colpo di pistola al cuore. In Alto Adige si è «risvegliato» il terrorismo separatista. Gli attentati più numerosi sono stati compiuti a Bolzano e a Merano. Sempre intensa l'attività delle bande di rapitori in Toscana, con il sequestro di 4 persone, tra le quali i tre ragazzi tedeschi, poi rilasciati. Densa anche la cronaca nera di tipo «tradizionale», specialmente a Firenze. In gennaio si è avuto il «colpo» con la lancia termica al caveau della Banca Toscana nel corso del quale i banditi uccisero il proprietario; in febbraio altro assalto a una banca di piazza Verzala, con il ferimento di una guardia giurata; un pensionato ucciso da ignoti alle Cascine; una ragazza. Maria Rabita, uccisa e murata nella cucina della sua abitazione. In tutte le altre regioni l'attività criminosa è in netto e preoccupante incremento. Nel campo dei sequestri, in particolare, la Calabria e clan dei calabresi sparsi anche nel Nord Italia, mantengono un sinistro primato.

Persone citate: Domenico Beneventano, Marcello Torre, Salernitano