New York ha stabilito un drammatico record In una sola città 1787 omicidi l'anno scorso

New York ha stabilito un drammatico record In una sola città 1787 omicidi l'anno scorso In tutti gli Stati Uniti un'esplosione di violenza assassina New York ha stabilito un drammatico record In una sola città 1787 omicidi l'anno scorso DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Nel 1980. New York ha stabilito il triste prillato degli omicidi in una solacittrX: 1787, circa cinquanta in più che nel '79. Oltre mesono stati compiuti con rivoltelle, il movente più frequente è stato la rapina. Fra le vittime della violenza. 12 poliziotti. L'assassinio più celebre è stato quello di John Lennon. consumato alcune settimane or sono da un giovane, roso dalla follia, giunto appositamente dalle Hawaii. Sul New York Times, lo scrittore Truman Capote ha espresso per l'anno nuovo l'augurio che l'ordine e la legalità tornino nella metropoli, e che i newyorkesi possano -gustare la bellezza della loro città, passeggiando serenamente per le strade». L'esplosione di delitti è attribuita ad una serie complessa di fattori: la crisi economica, che ha colpito soprattutto i meno abbienti spingendoli alla disperazione : la diffusione delle droghe, che ha introdotto un tipo nuovo di criminale, ansioso di procurarsi il denaro per soddisfare il suo vizio; la mancanza di effettivi tra la polizia, che il bilancio comunale sacrifica spesso inutilmente. E ancora: l'inefficienza dei controlli delle armi da fuoco (ne circolano in tutti gli Stati Uniti circa cento milioni tra rivoltelle e fucili); l'incapacità della scuola e della famiglia di educare i giovani, che hanno perduto i valori tradizionali. Un segno agghiacciante del disordine di New York è fornito dalla metropolitana: un numero crescente di omicidi si svolge sui treni o nelle staEtoaì sotterranee. La metropoli tuttavia figura appena all'ottavo posto nella graduatoria degli assassini: in rapporto alla densità della popolazione dopo città come Houston e Baltimora, Chicago e Los Angeles. Il crollo della legalità non è un fenomeno newyorkese, ma nazionale. Mancano i dati degli omicidi in tutti gli Stati Uniti, ma nel '79 essi superarono i 21 mila e l'anno scorso sarebbero aumentati. Inutilmente da alcuni anni autorità e scienziati studiano come porre fine a questo tragico fenomeno. L'episodio più inquietante nell'ondata dei delitti a New York è avvenuto la settimana scorsa. Nella stessa giornata, tra mezzogiorno e mezzanotte, nel centro di Manhattan, un bianco dell'apparente età di 30-35 anni ha ucciso con una sola coltellata al cuore, uno dopo l'altro, quattro negri. Tutte le volte, li ha avvicinati col sorriso sulle labbra, ha estratto un pugnale e l'ha affondato nel petto delle vittime, sotto gli occhi di testimoni pietrificati. Sei omicidi identici erano avvenuti a Buffalo, nello Stato di New York, nel mese di settembre. Un settimo è stato compiuto lunedi scorso, vittima un negro di 31 anni. Martedì, nella città di Rochester, che dista 110 chilometri da Buffalo, è stato ucciso con un pugnale Windell Barnes. 26 anni. La polizia sospetta che l'autore dei 12 efferati delitti — e forse di alcuni altri rimasti misteriosi — sia lo stesso uomo, chiamato dalla stampa -l'accoltellatore pazzo». Di costui è stato diffuso un identikit; forse c'è anche una •fotografia, scattata accidentalmente in una stazione della metropolitana da un'equipe di un canale televisivo che stava conducendo un'inchiesta proprio sulla violenza. Si ritiene che si tratti di un uomo molto esperto nel maneggio del pugnale: gira solitamente la lama nella ferita, per accertarsi che sia mortale, e in un caso (sempre che si tratti della stessa persona) ha strappato il cuore alla vitti- ma. Il ministro della Giustizia. Civiletti, messo in allarme dalle analogie tra i 12 crimini, ha ordinato all'Fbi di assumere la direzione delle indagini. Una vera caccia all'uomo si è scatenata nell'intero Paese. La vicenda dell'«accoltellatore pazzo» è una delle tre che negli ultimi mesi hanno spinto la popolazione negra a denunciare, peraltro senza fondamento sicuro, l'esistenza di complotti razzisti negli Stati Uniti. La seconda è la scomparsa ad Atlanta, nella Georgia, di 15 bambini di colore, 11 dei quali ritrovati cadaveri. La terza è l'arresto in Florida di un neonazista trentenne che aveva ucciso in diversi Stati dell'Unione tra 10 e 12 uomini e donne. Sembra che avesse anche attentato alla vita del leader negro dei diritti civili, Vernon Jordan. Civiletti, che ha mobilitato esperti da tutto il Paese per cercare i bambini scomparsi ad Atlanta, teme che l'ondata di criminalità porti a sua volta a uno scoppio di odio razziale. Lo scorso giugno vi fu una rivolta nel ghetto di Miami, in Florida, che potrebbe ripetersi altrove. Particolare sdegno ha suscitato negli americani la vicenda dei 15 bambini negri georgiani: la polizia ha rivelato che sono stati tutti soffocati; ora tiene costantemente sotto sorveglianza le scuole e gli asili. Ai genitori, che vivono nel terrore, è stato raccomandato di non lasciar mai uscire i figli da soli.

Persone citate: Barnes, Civiletti, John Lennon, Truman Capote, Vernon Jordan