I Br eludono le risposte su D'Urso «Contano solo i rapporti di forza»

I Br eludono le risposte su D'Urso «Contano solo i rapporti di forza» Rese note alcune parti dei documenti consegnati all'«Espresso» I Br eludono le risposte su D'Urso «Contano solo i rapporti di forza» ROMA — L'Espresso ha reso noli alcuni brani dell'intervista ai brigatisti rossi che tengono prigioniero il magistrato Giovanni D'Urso e del verbale dell'-interrogatorio» al quale quest'ultimo e stalo sottoposto. Il problema dei ..terroristi pentiti», con particolare riferimento a Patrizio Peci, occupa largo spazio nella parte dei documenti resi noti. Il testo integrale sarà pubblicato nel prossimo numero del settimanale. Come è noto, già il 19 dicembre uno sconosciuto aveva preso contatto con un giornalista dell'Espresso dicendosi in grado di procurare un'intervista con i carcerieri di D'Urso. Il giornalista aveva informato il collega Scialoja. che si occupa di terrorismo, e questi, preso a sua volta contatto con lo sconosciuto, gli aveva consegnato una serie di domande scritte. Le ris|>oste sono arrivate insieme con una loto -Polaroid- del magistrato e una parte dei verbali del suo -interrogatorio». * * Questo il testo della parte dell'intervista ai brigatisti rossi resa nota dall'Espresso. Domanda: In cambio della vita di D'Urso cosa chiedete esattamente? Risposta: ~Noi non chiediamo nulla Non abbiamo niente da chiedere a questo regime. I nostri obiettivi strategici sono ciliari da anni: distruzione di tutte le carceri e libertà per tutti i proletari prigionieri. Quanto si riesce a conquistare tatticamente ali interno di questi obiettivi è determinato solo dai rapporti di forza complessivi che il movimento rivoluzionario è in grado di stabilire. Mentre, noi questi rapporti sappiamo valutarli correttamente, non ci sembra che questo regime sappia fare altrettanto. Ma forse questo è un segno della crisi in cui la broghesia si dibatte e si ostina a non voler capire che la guerra è fatta di battaglie vinte e battaglie perse, e che questa l'ha persa». Come giudicate i «lerroristi pentiti» e come mai a questo problema non sembra abbiate dedicato tnolta attenzione? • Non è vero che non gli abbiamo dedicato molta attenzione. Abbiamo già detto che il "terrorista pentito" non esiste, è un 'invenzione della propaganda di regime. Per quanto riguarda le spie ed i l'enduti. l'attenzione che gli abbiamo dedicato è quella destinata solitamente ai pidocchi: quando li si scova, li si schiaccia. La sorte che ad essi tocca è già stata indicata, senza equii'oci, nel carcere di Nuoro, alle Nuove... D'altronde, d'ora in avanti costoro avranno paura persino della loro ombra perché è fuori di dubbio che sono solo dei cadaveri ambulanti». * * Al problema dei «brigatisti pentiti», con particolare riferimento alla posizione carceraria di Patrizio Peci ed ai suoi spostamenti nei vari penitenziari, è dedicata anche la parte del verbale dell'.interrogatorio, di D'Urso resa nota. Domanda: Vediamo invece quelli che voi trattate bene, quelli che definite pentiti. Spie, infatti, e cosi via. Che ci dici? Risposta: -Quando questo fenomeno venne fuori. Altavista rimase d'intesa con le varie autorità giudiziarie che facessero loro senza dire niente... Poi questa direttiva fu seguita anche da Calla, die fossero le autorità giudiziarie a cercare il carcere più adatto». Tu non c'entri niente con l'assegnazione? Come fai a stabilire se Peci sta a Pescara e non da un'altra parte? ■/ casi sono solo Peci e Fioroni die erano differenziati già da priìna». Chi ha preso la decisione di mandarlo in quella struttura (a Pescara)? • Non so. sarà stato chiesto dall'autorità giudiziaria». E tu l'hai controfirmata. ■ Credo, ma a quel tempo era il direttore generale che firmava». Perche ha scelto Pescara e non un altro carcere? • Non lo so, l'autorità giudiziaria ha fatto la segnalazione di tenerlo in un carcere non molto lontano dalla sede del processo, che offrisse garanzie di sicurezza-. Ma il processo era a Torino... Pescara è vicina a Torino? •Noni lontana». Peci appena arrestato è stato a Cuneo. Perché? ■ Perché tutto ciò che succede in Piemonte gravita su Cuneo e Novara». E dopo? • Non toso». Lo devi saliere, sei tu che controfirmi. «Avrò istruito la pratica... è andato a Pescara... perché è stata ritenuta una struttura sicura». Sicura da che. avete paura che Peci evada? • Per essere anche protetto dagli altri detenuti». Allora, il primo problema riguardo a Peci non sarà quello di non farlo evadere, sarà di proleggerlo; che disposizioni hai dato? «Di custodirlo con particolare attenzione... di stare isolato». Quanti prigionieri hai a Pescara? Nessuno... poi ci sono i detenuti comuni, c'è una sezione giudiziaria e una penale». Pet : in quale si trova? • Non lo so... sarà nella sezione transitooisolamento, non loso». Quindi la prima disposizione è tenerlo isolato, poi che altra disposizione hai dato? • Di òtare attenti che non venga aggredito». Da chi ti è arrivata l'indicazione di Pescara, dai carabinieri o dall'autorità giudiziaria? • Questi sono contatti a livello di direttore generale». Si dice sempre che tu fai un piano di trasferimenti (per processi) e di ritorno alla sede di assegnazione. • Per gli imputati, ma quando vannocome testimoni, no». E dove ha dormito? • Non loso». Come non lo sai? «Si fanno traduzioni direttele traduzioni sono compito dei carabinieri». Se si è appoggialo a un carcere devi saperlo. • Poteva fare la traduzione diretta». Vuoi dire che non ha dormito... significa che per Peci è stato stabilito un trattamento che sfugge alle tue mani, è un caso eccezionale. • Succede anche per altri detenuti quando devono andare in una pretura vicino al carcere di residenza». Ma questo non è certamente un caso di carcere vicino. Dove hai messo gli altri infami? «L'unico che conosco è Fioroni». E Sandalo? « Non lo so, l'ho perso di vista ». Dove è? Sandalo non esiste nel circuito carcerario? L'avete già fatto uscire? «Non so dove è andato a finire. Ho saputo soltanto quando venne a Roma alla Commissione inquirente per il caso Donat-Cattin». E dove è tornato, dove era prima? «Non lo so».