Una saga contadina di Nerino Rossi

Una saga contadina Nerino Rossi CON La signora della Galana Nerino Rossi, scrittore bolognese impregnato di umori terragni, conclude una trilogia iniziala con La neve nel bicchiere (1977) e proseguita con Melanzio (1980). Dimensione affettiva e quadro sociale si fondono nel racconto di un'ariosa saga contadina ambientata nella Bassa Padana. In quest'ultimo romanzo, l'autore ha affinato lo stile e l'attenzione alle sfumature psicologiche, costruendo un intreccio convincente e ben calibrato, impastato con il sapore corposo e arguto del dialetto. La vicenda, scandita in due tempi — gli anni del fascismo culminanti nelle battaglie del grano, e l'immediato dopoguerra dei grandi scioperi agricoli —, disegna una radiografia della società italiana nel conflitto di classe tra proprietari terrieri e contadini. Su questo sfondo, si sviluppa una delicata ma autentica storia d'amore, sbocciata con gli odori della terra e delle stagioni, tra Ulisse, il figlio del bovaro, e Maria Teresa, la /iglia del padrone, die diventerà poi «la signora della Gaiana». Nella colorita moltitudine dei personaggi minori, fattori, braccianti, contadini, risaiole e sindacalisti, risaltano, per nitidezza espressiva, Aristide, il fabbro anarchico, e don Erminio, lo zio prete gioviale ed esperto del mondo. Massimo Romano Nerino Rossi, «La signora della Gaiana», Bompiani, 201 pagine, 15.000 lire. Una saga contadina

Persone citate: Galana, Maria Teresa, Massimo Romano, Nerino Rossi