Glemp attacca Jaruzelski «Il socialismo non basta»

Glemp attacca Jaruzelski «Il socialismo non basta» La messa natalizia nella cattedrale di Varsavia Glemp attacca Jaruzelski «Il socialismo non basta» li primate ha criticato la discriminazione in atto nei confronti di «coloro che hanno opinioni differenti» - 11 1983 anno di austerità VARSAVIA — .Mentre condividiamo la gioia delle iamiplie degli internati che sono stati liberati, allo stesso tempo partecipiamo al dolore di quelle famiglie che attendono ancora il ritorno dei propri cari che non hanno ancora ritrovato la libertà». Lo ha attenuato il primate di Polonia, arcivescovo Jozef Glemp, nel suo messaggio natalizio di auguri dopo la messa da lui celebrata ieri nella cattedrale di Varsavia. Glemp ha quindi menzionato il problema delle persone allontanate dalle loro funzioni .perché hanno opinioni differenti», criticando a tale riguardo «le autorità lo¬ cali» che agiscono talora «nonostante le raccomandazioni dell'amministrazione centrale». Alla messa celebrata dal primate, ed alla quale erano presenti tutti i vescovi della capitale nonché il segretario e il segretario aggiunto dell'episcopato, monsignori Bronlslaw e Jerzy Dabrowskl, assistevano oltre duemila persone. Il sermone è stato pronunciato da padre Zochowskl della curia di Varsavia. Egli ha sottolineato l'importanza della presenza di Cristo nella vita dei polacchi affermando che senza il salvatore «la nostra nazione non può vivere» In quanto il modello «socialista» della famiglia, ha detto, non consente di vivere pienamente. A tale proposito padre Zochowskl ha quindi fatto un chiaro riferimento a Lech Walesa (pur senza nominarlo direttamente) quando ha ricordato: «L'uomo che viene oggi definito una persona privata disse una volta in un'intervista: "Abbiamo appeso nella sala delle riunioni una croce perché abbiamo bisogno della croce. Questa croce è il simbolo della nostra vittoria per la causa"». Con la fine dell'anno non si schiarisce l'orizzonte economico della Polonia. Il 1983 sarà un'anno decisivo per l'economia polacca, come sostengono sia gli esperti del governo che dell'opposizione clandestina. Da parte sua il primo ministro e capo del «Wron» (Consiglio militare per la salvezza nazionale), generale Wojciech Jaruzelski, non vuole che si faccia illusioni ed ha deciso che il 1983 inizi all'insegna dell'austerità. Infatti l'ufficio starnila del governo ha emesso ieri un comunicato nel quale si ricorda che il generale Jaruzelski ha vietato ai direttori delle istituzioni e delle aziende di stampare e di inviare biglietti d'auguri per l'anno nuovo. Da sottolineare che l'agenzia di stampa polacca «Pap», nel diffondere il comunicato, ha fatto presente che i ministri ed i prefetti dovranno applicare le debite misure nei confronti di chiunque non rispetterà questo divieto. Gli attori hanno intanto cessato il boicottaggio del mezzi di informazione ufficiali, ma si riservano il diritto di influire sulle scelte artistiche operate dalle autorità. Questo messaggio, iirmato da • Solidarnosc» degli attor), circola da sabato a Varsavia.

Persone citate: Glemp, Jaruzelski, Jerzy Dabrowskl, Jozef Glemp, Lech Walesa, Wojciech Jaruzelski

Luoghi citati: Polonia, Varsavia