«Subito gli euromissili» ancora pressioni da Reagan di Renato Proni

«Subito gli euromissili» ancora pressioni da Reagan Gli Usa insistono con i governi europei; preparate le basì «Subito gli euromissili» ancora pressioni da Reagan 1 primi Omise dovrebbero essere installati entro la fine del 1983 - Ma l'Europa teme che l'Urss interrompa i negoziati di Ginevra per protesta BRUXELLES — Gli Stati Uniti d'America stanno premendo sui governi dei Paesi europei che dovranno dislocare sul loro territorio gli euromissili (e in parttcolar modo su quelli dell'Italia, della Germania e del Regno Unito) perché accelerino i preparativi per la costruzione delle basi. Di fronte all'offensiva sovietica contro il progetto di modernizzazione delle armi nucleari della Nato con linstallazione di 572 missili capaci di raggiungere l'Urss dal territorio europeo, l'America vorrebbe che i tre maggiori Paesi europei interessati accogliessero simultaneamente e Ili anticipo sulla data prevista il primo nucleo di razzi. Le infrastrutture delle basi dovrebbero quindi essere pronte per la fine della primavera, con l'intenzione di far giungere in Europa i primi Cruise alcuni mesi prima della fine del 1983. La pressione americana, si dice alla Nato, non è stata accolta bene dai governi dei Paesi interessati perché l'anticipazione della dislocazione dei missili, proprio mentre a Ginevra i russi hanno avanzato le nuove proposte, avrebbe un chiaro significato politico di segno negativo per il Cremlino. SI teme die una volta stanziali i primi missili, tra l'altro non del tutto perfezionati tecnicamente, a causa di una decisione politica, l'Urss potrebbe interrompere i negoziati di Ginevra, come ha più volte minacciato di fare. D'altra parte, a Bruxelles si riconosce che' la campagna anti-euromissilt sta causando notevoli difficoltà ai governi europei e che forse può essere superata soltanto con il fatto compiuto dell'installazione. In attesa che sia presa una decisione finale, i governi dell'Italia, del Regno Unito, della Germania, dell'Olanda e del Belgio lianno chiesto a Washington maggiore flessibilità al tavolo delle trattative di Ginevra, mediante la presentazione di una nuova proposta che non sia -l'opzione zero- di Reagan, che è inaccettabile dal russi. Visto die non si possono eliminare tutti gli SS-20sovietici contro la non installazione dei razzi della Nato in Europa, i governi europei vorrebbero che si tentassero altre soluzioni per una riduzione sostanziale del nuinero dei missili a medio raggio da ambedue le parti. Anche il negoziatore americano a Ginevra, Paul Nitze, sarebbe favorevole ad abbandonare l'opzione zero a favore di un compromesso. Intanto, il tempo passa e l'America teme die se non installerà al più presto le prime decine di Cruise in Europa, sarà battuta al tavolo dei negoziati e dai movimenti pacifisti. Renato Proni

Persone citate: Cruise, Paul Nitze, Reagan