Tregua di Natale per il campionato
Tregua di Natale per il campionato Tregua di Natale per il campionato di BRUNO PERUCCA Si fermano tutte in testa, come per un tacito accordo di non belligeranza alla vigilia di Natale. Pareggio sema gol al 'Measza* (dove i rimpianti maggiori e giustificati sono nerazzurri, dove la Juve ha dimostrato di avere ancora problemi grossi che dovrebbero trovare soluzione con i rientri di Cabrini e Paolo Rossi), pareggio ad Avellino dove la Roma ha pagato presunzione ed incapacità a variare il gioco dopo un bel primo tempo, pari del Verona con tanti rischi. La lotta al vertice riprenderà il 2 gennaio, dopo la sosta natalizia, e molti giochi sono ancora da fare. Di sicuro la giornata di ieri ha confermato l'esistenza di un notevole equilibrio, e intanto ha dato fiato a squadre che ne avevano bisogno. Al Torino, al Genoa, alla Fiorentina. Sono tornati al gol i mini-bombers granata, Selvaggi e Borghi, di fronte ad un Ascoli che ha evidentemente impegnato troppe energie in casa nelle partite vittoriose contro Juventus e Fiorentina. Ma al Torino serviva soprattutto tornare a vincere, nulla come i gol e i due punti sono medicine valide nel football. Ai granata manca un leader in campo (non può fare tutto Galbiatil e mancava soprattutto l'allegria. Ma l'S3 adesso offre speranze, dopo il due a zero di ieri. . Come ne offre alla Fiorentina, interprete di lunghi minuti di paura (reciproca) contro il Napoli, in una partita risvegliatasi solo dopo il gol di Massaro. Un'altra botta per il Napoli nell'incontro della mutua, con tanti infortuni e contrarietà sui due fronti. Pesarla, che crede nella cabala, dice •Anno nuor>o, vita nuova*. Bloccato il Verona, che ha sofferto non poco contro un Cesena trascinato da Schachner. I veronesi, se attaccati, possono anche mostrare la corda, il Torino li aveva solo solleticati. Troppo poco. C'è l'ombra di un rigore non dato — da moviola— sul pareggio del Verona. Non poteva andare avanti come un rullo compressore. La fine anno calcistica coincide con un episodio particolare. Il Cagliari ha battuto la Sampdoria, ha fatto giocare Victorino, il quale però adesso parte e va a Montevideo. Tornerà? Di certo è un uomo deluso, che non ha trovato spazio nel nostro calcio. La colpa non è sua o, meglio, non è tutta sua. Troppo si chiede agli stranieri, ma diciamo pure che il nostro calcio ha anche giocatori ir. grado di rendere la vita difficile a chi non è abituato a certi climi agonistici, a certe battaglie. E' scomparso anche Platini, sul terreno di San Siro. E Platini non è Victorino, la Juventus non è il Cagliari.
Persone citate: Borghi, Cabrini, Massaro, Paolo Rossi, Schachner, Selvaggi
Luoghi citati: Avellino, Montevideo
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