Seminario antimafia

Seminario antimafia Seminario antimafia Alti magistrati ed inquirenti a Maiori MAIORI (Salerno) — Giudizi positivi sull'efficacia della legge antimafia soprattutto per quanto riguarda gli strumenti di indagine in materia di illeciti patrimoniali, ma anche richieste sia di chiarimenti legislativi sui rapporti tra magistratura, questori ed alto commissario per la lotta alla mafia, sia di rivedere la costituzione delle Corti d'Assise, sia di estensione anche ai mafiosi «pentiti» dei particolari benefici previsti oggi per i terroristi che collaborano con la magistratura. Questo, in sostanza, quanto è emerso dal seminario di studio del Consiglio superiore della magistratura sui problemi interpretativi ed applicativi della legge antimafia che è stato chiuso ieri a Maiori (Salerno), dal vice presidente del Csm, Giancarlo De Carolis. Al convegno, che si è svolto per tre giorni a porte chiuse, hanno partecipato una sessantina di persone tra rappresen¬ tanti delle forze dell'ordine e magistrati molti dei quali impegnati in inchieste relative ad organizzazioni criminali organizzate. La relazione-sintesi del seminario, che non è stata resa nota, è stata tenuta dal prof. Francesco Guizzi, membro del Csm. Accanto ad aspetti tecnici (come le norme penali della legge Illustrate dal procuratore della Repubblica di Palermo, Vincenzo Paino, o gli strumenti in materia patrimoniale che consentono di colpire le organizzazioni criminali che gestiscono appalti, anche con finanziamenti provenienti da altre attività come il traffico della droga) alcuni interventi hanno riguardato anche i nuovi rapporti tra magistratura ed alto commissario per la mafia. «Se non c'è un approfondito chiarimento di questi rapporti —è stato detto —si rischia di limitare i risultati auspicali nella lotta alla mafia».

Persone citate: Francesco Guizzi, Giancarlo De Carolis, Vincenzo Paino

Luoghi citati: Maiori, Salerno