Micidiale contropiede friulano

Micidiale contropiede friulano Micidiale contropiede friulano L'Udinese va a nozze contro una difesa di burro - Non bastano a giustificare l'opaca prova dei blucerchiati la sfortuna di Cliiorri (un palo) e l'espulsione di Bonetti GENOVA — Marassi ancora terra di conquista per i corsari dell'Udinese, 1 quali, dopo aver battuto alla settima giornata il Genoa, riservano analogo trattamento alla Sampdorla che subisce la prima sconfitta casalinga. 113 a 1 è risultato rotondo e clilaro, clic premia a sufficienza la buona disposatone in campo e il talento tecnico del collettivo funzionale ed efficace dei friulani, ma che mortifica troppo le responsabilità dei blucerchiati. L'Udinese da, comunque, la sensazione di essere squadra che cerca il risultato con l'Intelligente gusto del gioco e del movimento; la Sampdoria ci ricorda quell'amante pazzamente invaghito di una donna (la vittoria) che non riesce a conquistare per mancanza di attributi (nella fattispecie Francis e Mancini, i due attaccanti assenti per infotunio). E siccome non ci si può sempre appellare agli infortunati per spiegare o glustiiicare un risultato, è bene attenersi ai fatti di giornata ed agli uomini mandati in campo ieri pomeriggio. La prima importante chiave di lettura della partita sta in quella prodezza che il più lunatico giocatore italiano, Cliiorri, compie al 6', dribblando quanti gli sì pongono davanti e calciando di sinistro con violenza da fuori area: palla ribattuta dall'incrocio dei pali. Se fosse finita in porta.... I legni, però, fanno parte del gioco e con i «se» non si costruiscono i successi. Un altro momento magico della gara va fissato 6 minuti dopo quando in azione di alleggerimento Surjak, dalla destra, rimette al centro una palla svolazzante come una foglia: tutti le corrono incontro. Ma il più lesto ed il più rapace è Paolino Pulicl che ha i capelli sempre più grigi, ma che non ha perso il dolce vizio del gol di testa. Sogni d'oro per la difesa blucerchiata, a cominciare da Perroni per finire Scanziani che pure disputerà una gara volitiva. Ed è l'I a 0. Fatta la frittata, c'è una squadra da riorganizzare. Brady è il faro: Casagrande, Maggiora, Scanziani e Bonetti (che si affanna dietro a Surjak) sembrano tante lampadine tascabili che ora si accendono ora si spengono. Non c'è spinta, non c'è decisivo soccorso alle punte Chiorri (sfortunato e vitale) e Zanone (che patisce ancora i triboli di una lunga convalescenza). La difesa regge fino a quando non è sopraffatta numericamente dai collettivo friulano che porta avanti in fraseggio disinvolto sci o sètte uomini. Ci pare che Maggiora, uomo di fascia, sia mal utilizzato come eentromedlano metodista in chiave moderna, a contrastare ora l'uno ora l'altro. E Scanziani pare sacrificato sul veloce Tesser. Il palleggio delicato c punzcechiantc dei friulani continua a procurare non pochi fastidi alla Sampdoria che tenta di salvare il salvabile con Brady, che predica però nel deserto. La volontà è tanta, ma è mal distribuita. Bisognava aggredire subito l'Udinese senza concederle il temilo di mettere la testa fuori con i suoi squisiti uomini di modiocampo. A questi errori, si aggiunge un dato cronistico importante. Al 42' Casagrande si trova davanti n Corti, tenta un rasoterra di sinistro, ma il portiere è più bravo di lui. Se Casagrande avesse segnalo... Lasciamo ancora da parte certi sterili condizionali e citiamo piuttosto l'episodio che finisce pc lanciare alle stelle l'Udinese. 5' minuto del secondo tempo: Bonetti, ammonito in precedenza, commette Un fallo brutto e inutile su Surjak. Ancora cartellino giallo, che diventa rosso e la Sampdoria resta con l'acqua fino alla gola e con dicci uomini in campo. La forza della disperazione sospinge i blucerchiati avanti; Brady continua a macinare gioco e a cercare Chiorri o Zanone. Ma non si passa. L'Udinese, in contropiede, con palleggio classico come un balletto, finisce per strappare il tessuto avversario. Mauro sale in cattedra coadiuvando da campione le finezze stilistiche di Surjak e di Causio, c il gran lavorare di aeroliti e di Miano. Galparoll e 'l'esser, diètro, sono irreprensibili. E arriva 11 raddoppio (62'); Miano vede Pulici a sinistra e gli lascia l'iniziativa: l'attaccante difende bene il pallone e lo rimette al centro per Ge¬ rolln. Tòcco sollecito a Mauro clic accorre dalle retrovie e calcia con violenza di destro alle spalle di Bistazzohi. Non c'è più partita. Spingono anche i terzini, nell'Udinese che vince cori pièno merito: ma appena c'è uno spiraglio la Sampdoria ne approfitta. E' Scanziani al 75' il promotore vincente di un'iniziativa isolata sulla sinistra: appena entra In area calcia di destro, dal basso verso l'alto, ed è 11 gol clic riaccende pallide speranze. Ma l'Udinese, impietosa come una lama che afiondà in un tessuto ormai molle, arrotonda (78') con Causio, il barone della seconda giovinezza. Gran destro al volo a raccogliere il cross del sempre bravo Tesser ed è 3-1. La cronaca aveva intanto distribuito altre occasioni: al 39' un colpo di testa di Causio mandava la palla vicino al pàio; al 64', ai 74' e al 79' Scaiiziani, Surjak e Zanone costringevano Corti e Bistazzoni e ancora Corti a begli interventi. Ed è tutto. La Sampdorla paga troppo la prudenza del primo tempo (oltre alle assenze già celebrate); l'Udinése raccoglie i meritati frutti di un gioco gradevole e sempre efficace. Sampdoria-Udinese 1 -3 SAMPDORIA: Blstazzonl 6; Ferroni 5,S, Pellegrini 5 (46' Vullo 5,5): Casagrande 5,5 (73* Rosi sv), Guerrini 6,5, Bonetti 5; Chiorri 6, Maggiora 6, Scanziani 6, Brady 6,5, Zanoni" 5. UDINESE: Corti 6,5: Galparoll 6,5, Tesser 7: Gerolln 6,5, Edlnho 63, Cattaneo 6,5; Causio 7, Miano 6,5, Mauro 7 (67' De Giorgi» 6), Surjak 7, Pillici 6fi (78' Chiarenza sv). Arbitro: Mcnegali 63. Reti: 12' Pillici, 62' Mauro, 75' Scanziani, 78' Causio. dal nostro Inviato ANGELO CAROLI

Luoghi citati: Surjak