Nuovo piano Urss a Ginevra «Via i Cruise, meno SS-20»

Nuovo piano Urss a Ginevra «Via i Cruise, meno SS-20» La trattativa prosegue su un'altra base: cosa risponde la Nato? Nuovo piano Urss a Ginevra «Via i Cruise, meno SS-20» Gli Usa, alla ripresa dei colloqui, insisteranno sulla «opzione zero» • Non tutti gli europei sono con Reagan -11 Presidente più rigido se il Senato blocca gli «MX» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Ai negoelctti di Ginevra sulle armi di teatro l'Urss ha detto di essere pronta a stnantellare i tre quinti dei suoi nuovi SS-20 purché gli Sati Uniti non installino tn Europa, alla fine dell'anno prossimo, i 572 «Pershlng e «Cruise» previsti dall'accordo del '79. I sovietici, die hanno pia montato ai loro confini oltre 600 di questi missili a Ire testate indipendenti di pile di 150 chitotoni l'uno; li ridurrebbero a 250, di cui 150 rimarrebbero puntati contro i Paesi europei e 100 contro la Cina. Se la Nato accogliesse la loro offerta, le armi di teatro del gigante comunista scenderebbero al livello più basso dalla metà degli Anni 60. Ma gli Stati Uniti mgliono respingerla: «Essa lascerebbe l'Europa sema nuovi missili a media gittata, e quindi ancora esj>osta al ricatto nucleare dell'Urss», ha dichiarato il Pentagono al -New York Times'. • Attualmente I negoziati di Ginevra sono sospesi per le incanze natalizie, ma alla loro ripresa, il 27 gennaio, la superpotenza intende insistere sull'opzione zero. Essa comporta lo smantellamento di tutti gli SS-20 sovietici in cambio della rinuncia della Nato di installare i «Pershlng» e I -Cruise». Gli europei non sono però unanimi nell'appoggio agli Stati Uniti, come ha dimostrato la decisione della Danimarca della scorsa settimana di rinviare I pagamenti per le armi di teatro. Secondo il -New York Times», gli stessi negoziatori americani a Ginevra, Nitze e liostow, suggerirebbero di prendere la proposta dell'Urss come base delle future discussioni. Il Pentagono asserisce clic una netta maggioranza degli alleati è contraria all'accettazione del piano sovietico, ma il ministro della Difesa inglese, John Nolt, ha precisato che se l'opzione zero «si rivelasse scarsamente realistica, dovrebbero essere prese in considerazione alternative pi U facilmente realizzabili». La proposta sovietica è stata avanzata a Ginevra dall'ambasciatore Kvitinski alla fine di novembre, vigilia dell'aggiornamento dei lavori, anche con l'occhio rivolto al i>oto del Parlamento danese, dell'inizio di dicembre, sostiene il Pentagono. A Washington non si pensa che essa rappresenti una svolta di Andropov rispetto a Breznev: la proposta sarebbe stata elaborala prima di novembre, e il nuoiKÌ leader del Cremlino vi avrebbe solo dato il proprio beneplacito. Il «New York Times» ha ieri fatto capire che il IMntagono l'ha resa pubblica per controbatterla nei particolari, e impedire così ad alcuni degli alleati di cooptarla senza la dovuta riflessione. Ma l'autorevole quotidiano aggiunge clic la proposta sovietica rappresenta indubbiamente un passo avanti verso il disarmo atomico, e die se fosse seguita dall'aboliziorui della legge marziale in Polonia oggi, e dall'avvio dei negoziali siill'Afglianlslan il mese venturo, rilancerebbe certamente la distensione. A un attento esame tecnico lo smantella* mento -dei tre quinti degli SS-20 costituirebbe un'importante modifica dell'atteggiamento dell'Urss peri seguenti motivi. 1) Perché II colosso comunista accetterebbe implicita-, mente la tesi americana che a Ginevra si negoziano solo glieuromissili e non anche I bombardieri atomici, come invece desiderava Breznev. 2) Perette la proposta Umilerebbe gli SS-20 allincirca ulto stesso numero delle armi di teatro dei deterrenti nucleari della Francia e dell'InghilleìTa, che non sono in discussione a Ginevra, ancluì se il loro carico esclusivo e la loro precisione risulterebbero suiicriori. 3) Perché Andropov si impegnerebbe altresì a non installare altri missili a breve gittata, gli SS-12 e gli SS-22, di cui ne possiede già 1000. 4) Perché per la prima volta nella storia dei rapporti tra superpotenze si avrebbe un accordo non sulla limitazione bensì sulla riduzione'degli arsenali domici, cosa che stabilirebbe un precedente decisivo per le trattative parallele sulle armi strategiche, ossia i missili balistici intercontinentali. La proposta del Cremlino è pertanto un evento di una certa portala, e nonostante le critiche del Pentagono potrebbe •sopravvivere nella sostanza, ed essere perfezionata a vantaggio dell'Europa, e. e,;

Persone citate: Andropov, Breznev, Cruise, John Nolt, Nitze, Reagan