Settanta candeline per la goliardia

Settanta candeline per la goliardia La compagnia genovese al Margherita Settanta candeline per la goliardia La «Bai» ritorna con uno spettacolo di costume .Settantanni di "Bai" - non li scorderemo mai*: si aprirà con questi versi, cantati dal balletto su musica del maestro Natale Romano, la rivi sta degli studenti genovesi che andrà In scena giovedì prossimo al Teatro Margherita di Genova. Titolo: .Settan ta candeline per una star*. Bai, sta per Mario Balstrocchi. che nel 1913 mise In scena l'avventura teatrale della goliardia, con .L'allegra brigata*, un turbine di allegria in quel tempo felice, ma sul quale già incombevano i sinistri fantasmi della guerra. Baistrocchi, granatiere, cadde sul Carso. Ma l'esperienza, sospesa per alcuni anni, riprese nel 1922 quando due professionisti genovesi, Luca Ciurlo (notissimo penalista. oggi oltre la soglia degli ottantanni) e Goffredo Gustavino, direttore di un quotidiano, decisero di recuperare la tradizione di uno spettacolo tutto per goliardi, lascian¬ done Inalterata la struttura scenica. E naturalmente, mantenendo 11 balletto degli studenti vestiti da sciantose. Nacque cosi .Bella se vuoi venire* tre atti e sette quadri: fu un trionfo. Con l'andare del tempo lo spettacolo, da di vertissement per gli universitari di via Balbi si gonfiò. Gli spettatori passarono da quattromila a quarantamila, i costi supereranno per questa edizione il tetto del quarto di miliardo di lire. .Ma il pubblico ci sorregge e lo spettacolo w avanti, come motivo di vivacità indispensabile in una città musona come Genova* dice Cesare Penna, uno degli autori. • La «Bai»' del dopoguerra ebbe il suo maggior periodo di splendore con Paolo Villaggio, Enzo Tortora e Popi Peroni. Andò perfino in tournée, nel 1958, in maniera tanto approssimativa che a Ventimiglia l'intero impianto elettrico precipitò sul palcoscenico. .Di soldi — prosegue Penna — nemmemo a parlarne, al punto che Villaggio, sotto i morsi della fame, attuò una temeraria protesta: si stese sui binari facendo fermare un treno*. L'arino scorso la «Bai» fu duramente attaccata da Enzo Tortora che denunciava uno scarso livello artistico, ma la compagnia goliardica, e l'uomo di Portobello hanno fatto la pace. Oggi la «Bai» uscita dalla satira di tipo scolastico, è diventata spettacolo di costume, ha sketchs sulla politi ca, l'economia, la cultura. Consueta è, ad ogni prima, la presenza di personaggi di spicco del mondo genovese al la ricerca del tempo perduta Insomma, un «Come eravamo» con musica, satira e ballo. Al teatro «Margherita», slamo già vicini al tutto esaurito. - g. c. Villaggio, ex «Bai»

Luoghi citati: Carso, Genova, Ventimiglia