Il Macbeth di Bene vive di microfoni

Il Macbeth di Bene vive di microfoni Successo in anteprima a Firenze Il Macbeth di Bene vive di microfoni L'attore stremato alla fine dello spettacolo FIRENZE — La coda davanti alla biglietteria del loggione e cominciata quasi due ore prima dell'inizio dello spettacolo e qualcuno, provato dal freddo, è stato costretto a rinunciare. A Firenze c'era infatti molta attesa per l'anteprima nazionale assoluta al Teatro Verdi del Sldébeth di Carmelo Bene, di cui l'attore ha curato anche la regia, scene e costumi, che continuerà le sue rappresentazioni nel capoluogo toscano fino al 12 dicembre. La .prima» ufficiale, invece, è in programma per il 4 gennaio alla Scala di Milano. Il Macbeth secondo Carmelo Bene, ultimo nato di una lunga serie shakepeariana dopo Amleto, Romeo e Giulietta, Riccardo III e Otello, risulta privo della folla di personaggi per essere ridotto alle sole due presenze di Macbeth. appunto, e della regina, interpretata dà Susanna Javlcoli. Ma accanto ai due attori trova posto un altro protagonista: il microfono, anzi più d'uno, che spuntano appesi a delle girafle dai lati del palcoscenico oppure vengono a volta a volta impugnati dagli attoriAccanto alla musica di Giuseppe Verdi, infatti, assume una notevole rilevanza, e lo stesso Carmelo Bene presentando il suo spettacolo ha tenuto a sottolineare questo aspetto, la strumentazione fonica curata da Salvatore Maenza. «Bisogna fare attenzione a non confondere la strumentazione fonica con la semplice amplificazione — ebbe mòdo di precisare Bene presentando lo spettacolo —: si tratta dì undare ben oltre la pura e semplice estensione del suono e di intendere la strumentazione fonica come un assemblaggio preordinala di pifi.livelli di amplificuzione c?ie còri seri te Hi accedere la. voce uiitana detltittare e di sottrarla alla sua intensione comunicativa per -disperderla in- un gioco di differenze, di vuoti e di pienirdi distanze e di ravvicinamenti, tali che attore e spettatore inon sono più nel loro luogo che occasionali punti di attraversamento, effetti di una "phoné"». - In elfetti. quello elle potremmo definire un vero e proprio banco di regia, posto al centro della platea del Teatro Verdi e collegato a potenti altoparlanti, comprendeva "sol isticate strumentazioni per la regolazione, l'amplificazione, la distorsione dei suoni e delle voci da fare invidia lalla più moderna delle discoteche. Il pubblico accorso iutgnéroso a questa anteprima del Macbeth ha mostrato di apprezzare questa soluzione creata da Carmelo Bene, e, "al termine dello spettacolo, gli ha tributato un applauso ininterrotto di diversi minuti. ; Lo stesso Bene è sembrato aver sentito particolarmente questo impegno, e al termine dei due atti appariva iisixamente provato, tanto da traballare sulle gambe negli 'inchini rivolli al pubblico per ringraziamento. . Francesco Matteini Successo di Carmelo Bene nel Macbeth

Persone citate: Bene, Carmelo Bene, Francesco Matteini, Giuseppe Verdi, Salvatore Maenza, Susanna Javlcoli

Luoghi citati: Firenze, Milano