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Capodanno senza roulette per veneziani e «foresti» Il Casinò bloccato da uno sciopero dei croupiers Capodanno senza roulette per veneziani e «foresti» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — Un «via libera» alla gestione privata del Casinò municipale di Venezia si legge, abbastanza esplicitamente, nel comunicato emesso ieri dalla segreteria della Federazione lavoratori spettacolo Cgil-Clsl-Uil. E' più di quindici anni che il Comune di Venezia gestisce direttamente il Casinò; da quando, cioè, una serie di divergenze con le persone che avevano l'appalto convinse l'amministrazione municipale ad assumersi in prima persona oneri ed onori. E' una vicenda - intricata quella che ha portato alla decisione del sindaco, Mario Rigo, di chiudere 11 Casinò fino al 2 gennaio. Alla base c'è il problema delle mance: fanno parte o no dello stipendio del croupiers? Sono, e in che misura, tassabili? Lo paga degli impiegati di gioco non sarebbe tanto alta, ma le loro entrate raggiungono 1 '10-50 milioni annui. I croupiers chiedono un inquadramento più razionale, ma il Comune non può permettere che i propri dipendenti abbiano stipendi tanto più elevati degli altri. La vertenza sul rinnovo del contratto, dopo un lungo braccio di ferro — una giornata di sciopero dei croupiers costa al Comune almeno 100 milioni — si era apparentemente concluso con la concessione al dipendenti di 15 milioni come .una tantum». L'accordo aveva però susci¬ tato molte proteste da parte della cittadinanza, e la giunta comunale ha incominciato a temporeggiare. Di qui la serie di scioperi a scacchiera di tutto il personale del Casinò, che avrebbero causato una situazione insostenibile Contro la «serrata» del sindaco si sono pronunciati i sindacati Da simili dlf ìlcoltà sono tutti convinti — Comune in primis — che si possa uscire solo tornando alla gestione indiretta. Qualcuno, nella città lagunare, propone addirittura la chiusura definitiva della casa da gioco. Ma è difficile rinunciare a una struttura che porta 30 miliardi di lire ogni anno nelle esangui casse del Comune. ■ Gigi Bevilacqua