Il giudice sequestra «Rebibbia» l'inchiesta censurata dalla Rai di Simonetta Robiony

Il giudice sequestra «Rebibbia» l'inchiesta censurata dalla Rai Indagine preliminare per individuare eventuali reati Il giudice sequestra «Rebibbia» l'inchiesta censurata dalla Rai ROMA — La trasmissione •Rebibbia, via Bartolomeo Longhi 72». censurata all'ultimo momento dalla direzione della Rai che ne cancellò la messa in onda, è stata posta sotto sequestro dal sostituto procuratore della Repubblica, Giancarlo Armati. Il giudice Armati, dopo averla visionata, sembra abbia deciso d'indagki-e sulle dichiarazioni rilasciate nel programma da alcuni detenuti Intervistati per vedere se esse rispondano al vero e se sui fatti denunciati occorre aprire un'inchiesta. Non si sa, stando alle prime notizie, se il giudice Armati ha agito di propria spontanea iniziativa, oppure se è intervenuto in seguito alla denuncia di qualcuno (ma chi?) che ha assistito a una delle visioni private del programma. «Rebibbia», infatti, su richiesta del presidente della Camera. Nilde Jotti, è stata fatta vedere, in tre visioni successive, a quel parlamentari che per una ragione o per l'altra erano interessati al programma. La mancata messa in onda dell'inchiesta aveva scatenato vivaci polemiche, soprattutto sul modo in cui la direzione della Rai. e per essa 11 suo direttore, Biagio Agnes. aveva vietato la trasmissione del programma. I parlamentari, pochi, che hanno visto questa trasmissione, si sono mostrati concordemente stupiti per la decisione presa dalla direzione Rai: anche a loro «Rebibbia», sia per 11 suo contenuto formale che per quello sostanziale, non sembrava dovesse esser censurata. Adesso arriva la notizia del sequestro: come interpretarlo? Un primo commento a caldo lo abbiano chiesto all'ono¬ revole Oscar Mamml. repubblicano, presidente della commissione Interni e tra quei pochi che hanno visto «Rebibbia». Ha detto Mamml: «Quando ho visto la trasmissione, non mi è sembrato di trovare in essa alcun elemento die configurasse il reato di violazione del fiegreto d'ufficio. Adesso apprendo la notizia del sequestro del filmato: credo si tratti d)el sequestro di una copia della trasmissione da acquisire agli atti dell'indagine e non di un sequestro cautelativo che serve a rafforzare il divieto di trasmettere "Rebìbbia" in televisione. Da questi scarsi elementi di notizia, infatti, mi pare che il magistrato voglia solo indagare, e poi eventualmente perseguire quanti si siano resi colpevoli di atti di violenza nei confronti dei detenuti». Simonetta Robiony

Persone citate: Biagio Agnes, Giancarlo Armati, Nilde Jotti, Oscar Mamml

Luoghi citati: Roma