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Contingenza: maxi-scatto o manovra? Dialogo Israele-Libano (Segue dalla 1* pagina) Beirut e che ha combattuto |jion contro 11 Libano ma contro i terroristi che dal sue 4 "?rritorlo hanno ripetutamente attaccato la Galilea, uccidendo molti suoi abitanti. Infine ha ribadito 11 desiderio del suo governo di accordi di buon vicinato e di cooperazione col Libano, di cui ha auspicato 11 ritorno alla completa Indipendenza con l'allontanamento di tutte le forze straniere. Dopo che il discorso 6 stato tradotto in francese, ha preso la parola il capo della delegazione americana Morris Draper, che ha sottolineato anzitutto come gli Usa siano amici di entrambi i Paesi, abbiano sempre operato per l'indipendenza del Libano e per garantire la sicurezza di Israele. Draper ha ricordato che Gerurtlemme ha affermato varie volte di non aspirare ad un pollice di territorio libanese e che Beirut ha sostenuto ripetutamente di aspirare alla pace e di non voler permettere atti ostili contro altri Paesi dal suo territorio. Il capo della delegazione Usa ha sottolineato il significato storico degli incontri attuali. La parte formale della seduta di Ieri a Khaldé si è svolta nell'albergo Lebanon Beadi, alla presenza di qualche centinaio di giornalisti, mentre intorno le forze dell'ordine dei due Paesi erano cosi massicce da dissuadere qualsiasi velleità di dimostrazione ostile. La radio Israeliana e la televisione libanese hanno trasmesso, nonostante serie difficoltà tecniche, la cerimonia che si è svolta al pianterreno dell'albergo. Alla sua conclusione, usciti i giornalisti e i fotografi, sono cominciate due sessioni di lavoro per preparare un ordine del giorno delle prossime sedute e il calendario dei lavori per quella di domani a Kiryat Shmona. Non si è ancora giunti ad un accordo sull'ordine del lavori. I libanesi hanno rifiutato di discutere il famoso schema che Sharon avrebbe elaborato d'intesa con personalità vicine al presidente Gemayel. Giorgio Romano