L'economia sovietica è in ottima salute (parla uno studio Cia, non il Cremlino)
L'economia sovietica è in ottima salute (parla uno studio Cia, non il Cremlino) Il rapporto provoca immediate polemiche con Reagan su riarmo e politica delle sanzioni L'economia sovietica è in ottima salute (parla uno studio Cia, non il Cremlino) DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Negli ultimi trent'anni, l'economia sovietica si è sviluppata a un ritmo assai più rapido e costante di quanto non si pensi in Occidente. Il tasso d'incremento medio annuo del prodotto nazionale lordo non è stato cosi elevato come il Cremlino ha voluto far credere: si è aggirato sul 4,8 per cento in termini reali anziché sul vantato 7.4 per cento. Ma il progresso è stato egualmente impressionante, e smentisce le previsioni di un'imminente catastrofe economica nell'Urss. ' Lo afferma la eia in un rapporto di 401 pagine compilato per il Congresso e pubblicato ieri. Il documento, ha commentato il deputato democratico Reuss, che lo ha ordinato, «mette tra l'altro in dubbio l'efficacia di talune sanzioni economiche proposte o adottate contro Mosca-, Il rapporto, il primo non le¬ gato alle statistiche ufficiali sovietiche e basato sugli stessi criteri di valutazione delle economie occidentali, individua però tre fattori negativi. I! primo è che dieci anni fa il ritmo dello sviluppo nell'Urss è sceso dal 5,9 per cento degli anni precedenti al 3,7 per cento, e nel '76 è sceso addirittura al 2,7 per cento. Il secondo è che il Cremlino investe negli armamenti oltre il 15 per cento del prodotto nazionale lordo, contro il 5.5 per cento circa degli Stati Uniti. Il terzo è che, nonostante i miglioramenti registrati nel tenore di vita, Mosca non ha ancora risolto il problema della casa: lo spazio abitabile prò capite è inferiore ai 9 metri quadrati stabiliti La pubblicazione del rapporto ha suscitato aspre polemiche, anche perché rivela che. in percentuale, l'Urss ha battuto l'America nel saggio di crescita dello scorso tren¬ tennio (quest'ultima vanta una media del 3,4 per cento in termini reali, naturalmente con un prodotto nazionale lordo più alto). Tra i punti più controversi, il principale è quello delle spe- se militari sovietiche: «Non è vero che esse soìw esplose negli Anni Settanta — ha osservato Reuss — anche se il loro progressivo aumento è inquietante-. Il deputato democratico, che lascia il Congresso dopo 28 anni, ha criticato Reagan «per aver strumentalizzato i dati in modo da ottenere il più massiccio riarmo della storia Usa in tempo di pace-. Contro l'interpretazione data da Reuss al rapporto si sono schierati gli specialisti dell'Urss al Congresso, in particolare John Hardt, il quale ha insistito che il Cremlino è preoccupato dal declino dell'economia sovietica nell'ultimo decennio, «come dimostrano i discorsi di Andropov-. Per riprendere l'espansione, secondo lo specialista, Mosca dovrebbe ridurre le spese militari, «che è anche il dilemma di Reagan-, Il tenore di vita nell'Urss. ha insistito, rimane più basso non solo di quello americano ed europeo occidentale, ma anche di. quello di taluni Paesi dell'Est europeo. I sovietici sono più esposti di'tutti alle oscillazioni dei raccolti agricoli. Ecco in breve alcune delle principali statistiche. Dal '50 ad oggi, l'industrializzazione nell'Urss è stata notevole: l'agricoltura, che forniva il 31 per cento del prodotto nazionale lordo, adesso fornisce solo il 14 per cento. I consumi prò capite si sijno addirittura triplicati, e l'alimentazione è molto migliorata, con i prodotti casearl e la carne al posto del pane e delle patate. Oli investimenti si sono moltipllcati, e' percentualmente sono oltre il doppio che negli Stati Uniti. Ma Mosca sembra aver Sacrificato l servizi pubblici al riarmo: dal 29 per cento del prodotto nazionale lordo nel '50 essi sono scesl al 20 per. cento.
Persone citate: Andropov, John Hardt, Reagan, Reuss
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