Un'amnistia in Urss Esclusi i dissidenti

Un'amnistia in Urss Esclusi i dissidenti Un'amnistia in Urss Esclusi i dissidenti MOSCA — In coincidenza con il sessantesimo anniversario dell'Urss, le autorità di Mosca hanno deciso ieri di concedere una limitata amnistia che, come tutte quelle passate, esclude però i crimini di natura politica e non porterà quindi alla liberazione delle decine di dissidenti condannati per «attività antisovietica». Il provvedimento di clemenza adottato dal Presidlum del Soviet Supremo dell'Urss porterà alla scarcerazione di due gruppi di persone, purché non recidivi pericolosi e purché non condannati per una serie di delitti di particolare gravità (tra i quali figurano appunto Inattività antisovietica», l'omicidio, 1 furti di grossa entità a danno della proprietà dello Stato e la corruzione dì pubblici funzionari. Il primo dei due gruppi è quello degli ex combattenti, del decorati di medaglie dell'Urss e di tutte le donne, purché le loro condanne non siano superiori a cinque anni. Il secondo quello delle donne incinte o con figli minorenni, degli uomini di più di 60 anni, delle donne di più di 55 e degli invalidi e mutilati, quale che sia la pena cui sono stati condannati. Nell'un caso e nell'altro, il provvedimento di amnistia non si applica ai delitti particolarmente gravi di cui si è detto sopra. L'amnistia segue analoghi provvedimenti adottati nel 1967, nel 1972 e nel 1977, tutti con le stesse limitazioni.

Luoghi citati: Mosca, Urss