Per i guerriglieri afghani si apre con gravi rovesci il quarto anno d'invasione

Per i guerriglieri afghani si apre con gravi rovesci il quarto anno d'invasione Scarseggiano armi e mezzi, un «santuario» minacciato Per i guerriglieri afghani si apre con gravi rovesci il quarto anno d'invasione ISLAMABAD — Il quarto anno dell'invasione sovietica dell'Afghanistan si apre con prospettive particolarmente drammatiche per i guerriglieri. I capi della resistenza hanno ammesso ieri che le loro azioni militari (le quali sarebbero costate la vita ad almeno 5 mila sovietici dal 27 dicembre 1979 a oggi) segnano il passo, e che in dicembre hanno subito gravi rovesci. Mancano anni; quelle perdute nei combattimenti con i russi non sono state sostituite; la neve, il gelo, la mancanea di mezzi di locomozione adeguati alle difficili condizioni di queste altissime mon-. tagne teatro della guerra ostacolano i movimenti dei ribelli. A Khunduz, nel Nord, 15 partigiani e il loro capo sono stati uccisi in un'imboscata il 18 dicembre; i sovietici hanno catturato uno dei pochi cannoni antiaerei dei quali i guerriglieri dispongono, quattro lanciamissili e quantità imprecisata di armi automatiche. A Lugar, a Sud della capitale, SO ribelli sono stati fatti prigionieri; l'Armata Rossa ha scoperto un deposito di armi e l'ha fatto saltare. Radio Kabul ha annunciato che molti «banditi», fi termine usato dal governo per indicare i mujahlddin, sono stati catturati vicino alla frontiera con l'Urss. La situazione si fa critica per la prima volta anche nelle valli del Panshir, tradizionale roccaforte dei guerriglieri, dove le offensive sovietiche sono sempre fallite (l'Armata Rossa vi ha subito gravi rovesci nell'autunno scorso). Il comandante mujahddin nella zona, Ahmed Massuf Shah, ha rivolto un appello alla maggior organizzazione della guerriglia, il Jamiat Islami, sollecitando armi e munizioni; il gruppo ha però risposto di non sapere, per difficoltà logistiche, se e quando sarà possibile soddisfare la richiesta. Ora le truppe e i carri armati russi sono attestati all'imbocco delle valli, di dove erano stati respinti dopo furibonde battaglie, e minacciano questo «santuario- partigiano importantissimo dal punto di vista strategico: la strada Roka-Culbahar, all'ingresso della valle principale, è stata ormal fortificata con bunker dall'Armata Rossa, che avrebbe minato l'intera zona per un raggio di molti chilometri. Al confine con il Pakistan sarebbe ih corso una vasta operazione dei russi contro le postazioni ribelli nella valle del Kunar, passaggio delle carovane che riforniscono di viveri e di armi l mujahlddin. Sostenuti dall'artiglieria, i sovietici sarebbero avanzati fino alla città di Asmar, facendosi precedere da un micidiale bombardamento aereosul villaggi che avrebbe fatto molte, vittime. I Due soli successi, nel fosco quadro di questo ultimo mese; mercoledì scorso, ha.annunciato l'agenzia della resistenza Aip, i.guerriglieri hanno attaccato l'aeroporto di Jalalabad, grande base per lo smistamento delle truppe, SO chilometri a Est di Kabul, uccidendo 40 soldati russi e afghani e distruggendo due elicotteri e quattro carri armati. La stessa formazione, che è riuscita ad allontanarsi dalla zona senza subire perdite, ha poi assaltato un avamposto governativo uccidendo 14 militari; quattro mujahiddln sono morti. Le due azioni, ha precisato i'Alp, rientravano nell quadro delle offensive programmate dai ribelli in occasione del terzo anniversario dell'intervento sovietico.

Persone citate: Ahmed Massuf Shah, Islami, Lugar

Luoghi citati: Afghanistan, Islamabad, Kabul, Khunduz, Pakistan, Urss