Procura di Roma si appella contro le dure condanne inflitte a gruppo di pentiti

Procura di Roma si appella contro le dure condanne inflitte a gruppo di pentiti Polemiche per la sentenza sulle «Unità combattenti» Procura di Roma si appella contro le dure condanne inflitte a gruppo di pentiti DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — La «Legge sui pentiti» ha creato grossi problemi e forti conflitti all'interno della magistratura, tanto che, per la prima volta nella storia giudiziaria, un pubblico ministero ha contestato una sentenza per la severità delle pene inflitte ad un gruppo di imputati che, per la collaborazione data nelle indagini, avrebbero potuto sperare in una maggiore benevolenza. E' quanto è accaduto a Roma, dove la Procara Generale ha deciso di proporre appello contro il discusso verdetto della Corte d'Assise che ha inflitto pesantissime condanne a sei terroristi «pentiti» a con-, clusione del processo contro le «Unità combattenti comuniste». Il ricorso riguardaselo quella parte della sentenza emessa il 23 novembre scorso relativa alla posizione dei «pentiti» e non interessa minimamente le condanne, da 30 anni a pochi mesi di carcere, inflitte agli altri 25 imputati. Il caso è ancor più singolare se si pensa che i giudici dell'Assise non tennero in alcun conto le indicazioni della nuova normativa del maggio scorso adeguandosi proprio ai suggerimenti del Pubblico ministero d'udienza, la dottoressa Margherita Gerunda, la quale non esitò a definire quella legge «un'aberrazione giuridica die non troverà mai applicazione concreta». Fu cosi che 1 sei giovani imputati che avevano consentito agli inquirenti di smantellare l'intera organizzazione terroristica, responsabile nel Centro Italia di decine di attentati, vennero condannati a pene severissime: 21 anni di reclusione ;>er i cugini Piero e Giampietro Bonano e per Carlo Brogi (ex steward dell'Alitalla imputato anche nel processo Moro), 16 anni per Pietro Cestiè e 6 anni per Marcello Squadrani e per Paola Grazianl. Per costoro 11 sostituto procuratore generale Francesco Fratta ha depositato Ieri in cancelleria la dichiarazione d'appello, riservandosi di «coltivare» 11 ricorso non appena potrà verificare, leggendo la motivazione della sentenza, il ragionamento giuridico in base al quale la corte, dopo ben otto giorni di camera di consiglio, ritenne quegli imputati meritevoli tutt'al più delle semplici attenuanti generiche e non del benefici previsti dalla legge sul «pentiti». E' vero che 11 provvedimento lascia alla discrezionalità dei giudici la valutazione sull'applicabilità o meno della riduzione di pena, ma la durezza delle condanne ha prò vocato reazioni e polemiche. Ci si è chiesti, soprattutto, se un precedente del genere, per di più riferito a terroristi che non si erano macchiati di delitti di sangue prima di recedere dalla lotta armata, avrebbe potuto avere negative ripercussioni all'Interno delle carceri, dove è in costante aumento il numero di terroristi in procinto di passare dall'altra parte della barricala.

Persone citate: Carlo Brogi, Francesco Fratta, Giampietro Bonano

Luoghi citati: Italia, Roma