Un primo intervento di Scolti sul nodo della scala mobile di Stefano Lepri

Un primo intervento di Scolti sul nodo della scala mobile Tre settimane per risolvere il problema della contingenza Un primo intervento di Scolti sul nodo della scala mobile Il ministro del Lavoro riceve quest'oggi, separatamente, Confindustria e sindacati ROMA — Ci sono circa tre settimane per trovare un accordo sul costo del lavoro fra i sindacati e la Confindustria. che oggi il ministro Vincenzo Scotti riceve in incontri separati. Dopo il 20 gennaio, termine fissato, in mancanza di un accordo o il governo troverà la forza per fare un decreto-legge che modifichi la scala mobile oppure le aziende industriali pagheranno la contingenza con i vecchi punti, punti dimezzati per le categorie operaie più basse e più numerose. Di espedienti per rinviare se ne trovano spesso, ma in questo caso sarà molto difficile decidere, in un clima di più accesa competizione pre-elettorale fra i partiti. Oggi Scotti esporrà quali sono le sue idee j per giungere a un accordo che abbia il consenso di tutti, ma non farà proposte globali e ultimative. L'esito più probabile della giornata è che si celebri la ripresa del dialogo, sia pure a distanza, fra Cgil Cisl Uil e Confindustria. e che si nomini una commissione. Sul modello di quanto si fece per le liquidazioni, un ristretto gruppo di esperti non di parte potrebbe essere incaricato di formulare una ipotesi per la scala mobile ln tempi brevi. Il nuovo ministro del Lavoro, che sarà affiancato dai colleglli del Tesoro, delle Finanze e del Bilancio, ha lavorato in questi giorni nel più grande riserbo (ieri ha anche Incontrato il presidente Fanfani). L'argomento costo del sindacali chiedono che l'ese- lavoro abbraccia il tratta- mento fiscale dei salari cosi come 1 contributi di assistenza e previdenza: su tutto questo si devono esaminare gli interventi possibili, per trovare un accordo che funzioni. Il governo dovrà fare la sua parte e probabilmente mettere in bilancio dei miliardi che dovranno essere trovati altrove, con la solita difficoltà. Né la Federazione sindacale unitaria né la Confindustria si attendono grandi passi avanti per oggi. Le loro po- sizioni sono distanti; e men- tre l'organizzazione degli lm-prenditori industriali è in marcata polemica con il go-verno, e chiede una politica cutivo «riconduca alla ragione» (cosi si esprime Giorgio Benvenuto) la Confindustria. All'Interno del vertice sindacale si avvertono anche aspettative non del tutto economica più attenta ai bl- sogni dell'impresa, 1 dirigenti l'coincidenti. Agostino Maria i netti, «numero due» della Cgil. chiede al governo «una proposta che non contenga solo fisco e scala mobile, ma anche uva soluzione per i contratti-. Enzo Mattina della UH, socialista come Marianettl, va anche più in là: si deve fissare -una sorta di protocollo politico» che contenga la misura in cui ritoccare la scala mobile, poi «una quota convenzionale di incrementi salariali possibili; la portata della manovra fiscale di supporto l a"a modifica della scala mo1 alcune risposte a breve \ sull'orario di lavoro a sulpartj^TOe" | Da parte Cisl invece si pen bile, e si pone l'accento sull 1 necessità che questo problel ma venga risolto. Il segretario i confederale Cesare Delpiano. idopo aver definito -contraddittorio e tentennante- l'atteggiamento del go\'erno. sostiene che per la scala mobile ! sa soprattutto alla scala mo- [ j bile, e si pone l'accento sull- ! , ,°!1ldLaUm-en^ de"e tarlfJe elettriche che il governo ha preso senza prima consultarsi cor. Cgi Clsl Ull. Oli indu-Lstriali, invece, sonc molto ] nnn0,C,C„UPri ^ U" ^ T ì nunco del governo, quello \h„ [.um: Per °ra non si farà: 11 direttore gene-1 il sindacato dovrà assumere «una posizione negoziale, quindi non rigida, e il 10% potrà diventare un 11% senza che per questo ci sia da scandalizzarsi- (10% è la misura di riduzione della scala mobile considerata finora accettabile dai sindacati, (n.d.r.). In tutto il sindacato è diffuso 11 malcontento per la deci- rale della Confindustria, Al- fredo Solustri. ricorda che Questo provvedimento doveva finanziarne altri che andavano a favore del settore produttivo, ossia la fiscalizzazione degli oneri sociali e gli sgravi di imposte al lavoro dipendente. La Confindustria e l'Intersind si presentano all'incontro di oggi Isolate dal resto del fronte padronale, che ha fir-1 mato giovedì scorso con 1 sin-1 dacati un accordo per la ripresa delle trattative contrattuali. I primi appuntamenti per il rinnovo dei contratti cosi sbloccati sono: braccianti, con la Confagrlcoltura, 10 gennaio; commercio, con la Confcommercio. 14 gennaio. Per artigianato e aziende municipalizzate si comincerà, negli stessi giorni, con contatti tecnici. Stefano Lepri ; |

Persone citate: Agostino Maria, Cesare Delpiano, Enzo Mattina, Fanfani, Giorgio Benvenuto, Solustri, Vincenzo Scotti

Luoghi citati: Roma