Ancona, 785 alloggi in tempi record

Ancona, 785 alloggi in tempi record Saranno pronti fra diciotto mesi, rifiutata la soluzione-containers Ancona, 785 alloggi in tempi record Piove a dirotto sulle macerie, sgombrati altri dieci edifìci - Alla magistratura tutti i documenti del Comune DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ANCONA — Piove a dirotto e nei due quartieri travolti dalla frana, dove ormai sono rimasti soltanto vigili del fuoco, militari e operai dell'azienda servizi, l'acqua prende vie improvvisate, scompare nelle fratture dell'asfalto, nei dirupi sotto gli edifici sprofondati. I pompieri ieri mattina sono dovuti accorrere qua e là nel rione di Posatora, dove venivano segnalate nuove voragini. In realtà erano gli effetti della pioggia nel magma dell'argilla, cose superficiali. La frana—dicono i geologi — è più sotto, e pur continuando a slittare (lunedi e martedì 15 centimetri, altri dieci edifici sgomberati) non ha fatto altre mosse allarmanti. Purché la pioggia, naturalmente, non si trasformi in un diluvio. L'unico dato confortante è stato — tra i sinistrati ospiti degli alberghi—la notizia che il comitato per l'edilizia residenziale, riunitosi ieri a Roma sotto la presidenza del ministro Nicolazzl, ha stanziato 50 miliardi per 785 alloggi che il Comune, avendo già pronte le aree urbanizzate, potrà costruire entro diciotto mesi con convenzioni o a trattativa privata. Per Ancona—che ha reagito con grande compostezza e con spirito di Iniziativa a questa calamità — è stato ripudiato, insomma, l'avvilente rimedio del contalners e del prefabbricati, che poi diventano «eterni». * Il sindaco Monlna ha intanto dichiarato al Consiglio comunale che entro oggi o domani consegnerà alla magistratura tutti 1 documenti e gli studi in possesso del Comune, con piani regolatori, stralci urbanistici, eccetera. Un camion di documenti. Ma gli amministratori, precedenti e attuali, vogliono che sia la magistratura a pronunciarsi più che i singoli gruppi politici o 1 singoli geologi, che esprimono pareri discordi. Da segnalare, comunque, un'iniziativa del pdup che ha reso noto il testo di un'Indagine compiuta nel 1970 dal geologo di Stato Alvaro Valdlnuccl per conto del ministero dell'Industria. Chiamato a pronunciarsi sulla zona di Posatora, Valdlnucci la dichiarò Instabile, affermando che sul ciglio della collina si erano fatti sbancamenti «con serena incoscienza». Olà nel 1919, peraltro, l'ingegner Claudio Segre, che per conto delle Ferrovie dello Stato aveva studiato le frane di Barducci e di Montagnolo, rilevava che esse tendevano ad unirsi creando un movimento come quello che si è poi verificato dieci giorni fa. Di fronte alla relazione di Valdlnucci, che aveva sollecitato un'Indagine più appro¬ fondita, il Comune nel 1970] affidò le indagini ad altri due geologi, Enzo Ceretti di Bologna e Giuseppe Dattilo di Ancona, i quali però giunsero a conclusioni del tutto diverse perché alla zona di Posatora assegnarono un alto Indice di sicurezza (13). Erme-te Grifoni

Persone citate: Barducci, Claudio Segre, Enzo Ceretti, Giuseppe Dattilo

Luoghi citati: Ancona, Bologna, Roma