I vescovi del Cile avvertono Pinochet «Livello di guardia»
I vescovi del Cile avvertono Pinochet «Livello di guardia» I vescovi del Cile avvertono Pinochet «Livello di guardia» SANTIAGO — La tensione accumulatasi negli anni di re-1 girne militare e la grave situazione ,economica potrebbero provocare in Cile una nuova tragedia, trascinando il Paese nel caos e nella violenza. E' quanto affermano i vescovi cileni in una lettera scritta con l'intento di richiamare alle sue responsabilità il regime del generale Pinochet. una delle più dure denunce espresse Binora dall'episcopato cileno nei confronti del governo. «£' indispensabile ed urgente aprire la strada alla partecipazione politica primache il livello delle attuali tensioni provochi una tragedia-, affermano i 38 vescovi firmatari del documento. La Costituzione varata nel 1980. ricordano i vescovi, prevede un periodo di transizione di otto anni che dovrebbe sfociare nella formazione di un governo liberamente eletto dal popolo. Ebbene, nessuna delle misure promesse in questa prospettiva, per esempio la legalizzazione dei partiti politici, è stata realizzata. La recessione che colpisce 11 Paese ha creato disoccupazione e crescente miseria, mentre affiorano sintomi di violenza, insicurezza e paura. «La crisi morale è la ca usa di tutte le altre crisi. Calpestare ladignita dell'uomo,sottoporre a tortura i prigionieri, punirli con l'esilio forzato, la speculazione preferita al lavoro one-, sto sono fatti che confermano una perdita dei valori cristiani» afferma la lettera pastorale. Riferendosi alla situazione di caos che caratterizzò gli ultimi giorni del governo Allende, i vescovi affermano: «Gii abusi di allora non giustificano un'interruzione cosi lunga della normale vita democratica della nazione».
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