Giovane trovato morto con l'amica nella mansarda: colpa della stufa?

Giovane trovato morto con l'amica nella mansarda: colpa della stufa? Si erano appartati nell'angusto locale divenuto una trappola mortale Giovane trovato morto con l'amica nella mansarda: colpa della stufa? In via Biella - La scoperta dei corpi senza vita fatta da una sorella del ragazzo (19 anni) - L'altra vittima aveva 25 anni ■ Ipotesi: la resistenza elettrica ha consumato tutto l'ossigeno Quando Patrizia Belossi, 24 anni, via Reiss Romoli 51, Ieri a mezzogiorno è salita insieme ad un amico al terzo piano di via Biella 18, era ben distante dall'immaginare che in quella mansarda regnasse la morte. Hanno bussato, ma inutilmente. E, quando i vigili del fuoco hanno aperto la porta, sul pavimento c'erano due cadaveri: uno era il fratello della Belossi, Piero, di 19 anni: gli era accanto una sua amica, Felicia Manollo Gallino, 25 anni, via Pertengo 5, entrambi uccisi probabilmente dall'ossido di carbonio. In un angolo del piccolo locale c'era ancora una stufetta elettrica accesa; il giovane era disteso sul pavimento, ai piedi del letto, con un asciugamano sul viso. La donna era supina dietro la porta. Sul letto e sul sofà i loro indumenti. Nessuna traccia di colluttazione o di violenza. Erano morti nella notte, si pensa, uccisi lentamente dalla stufetta, la cui resistenza surriscaldata forse aveva iji.su- mato l'ossigeno nella piccola stanza. Evidentemente 1 due devono essersi accorti di quanto stava capitando. Sono scesi dal letto, cercando in qualche modo forse di aprire la porta. Ma ormai la mancanza d'aria aveva annebbiato loro la vista e tolto le forze. Inutile è stato il tentativo di salvarsi, di uscire fuori da quel locale diventato una tomba. Piero Belossi era marinalo: partito a maggio per 11 servizio militare nei, giorni scorsi aveva avuto una licenza. «Dovevamo andare in montagna — ha raccontato tra le lacrime la sorella Patrizia — ieri pomeriggio alle 15 li ho visti uscire assieme. Non hanno detto dove andavano. Però ieri sera Piero non era rincasato. Mi sono preoccupata e ho voluto cercarlo. Sapei'o che ogni tanto veniva in questa mansarda^. Piero aveva conosciuto la donna tramite la sorella, la quale lavora presso l'azienda meccanica del padre di Felicia. Quando Patrizia e l'amico sono arrivati in via Biella 18, in strada c'era l'auto di Piero. Sono saliti nel vecchio caseggiato ed hanno bussato. Ma subito hanno intuito che qualcosa non andava. «Nessuno rispondeva, nella serratura c'era la chiave dall'interno — ha detto la giovane — così ho telefonato ai vigili del fuoco-. Ma ormai la tragedia era compiuta; i due erano già morti da alcune ore. Nel pomeriggio i cadaveri sono stati trasportati all'Istituto di medicina legale per l'autopsia. La prima ipotesi sulla causa della morte del due è che la stufetta elettrica — forse difettosa — abbia consumato l'ossigeno della piccola mansarda. «Afa — precisa il professor Borello, docente di chimica e fisica all'Università — la trasformazione diretta di energia elettrica in calore non consuma ossigeno-. Oggi il professor Torre della Medicina legale chiarirà le cause della disgrazia. II marinaio Piero Belossi trovato morto con Felicia Manolio '

Persone citate: Belossi, Borello, Felicia Manolio, Felicia Manollo Gallino, Patrizia Belossi, Piero Belossi