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Rognoni alla Francia «Più collaborazione contro il terrorismo» Intervista a «Lè Monde» Rognoni alla Francia «Più collaborazione contro il terrorismo» PARIGI — Il ministro dell'Interno, Virginio Rognoni, ha dichiarato a «Le Monde» che è «Impensabile» che la Francia rifiuti alla giustizia italiana l'estradizione di persone accusate di gravi reati di diritto comune e che «senza omogeneità di valutazione tra 'Paesi vicini giuridicamente e culturalmente, la lotta contro 11 terrorismo finirebbe con l'Indebolirsi grandemente». «Penso che tra due Paesi che hanno radici democratiche comuni e principii giuridici provenienti dallo stesso ceppo democratico-liberale — ha detto — non vi debbano essere frontiere per quanto riguarda la giustizia. Sarebbe Impensabile che la Francia, la quale ha già dato asilo politico a oppositori del fascismo quali Turati, Rosselli e Pertini, utilizzi oggi lo stesso dlrlt to d'asilo per rifiutare alla giustizia italiana l'cstradlzlone di persone accusate di gravi reati di diritto comune, anche se sono stati compiuti con motivazioni politiche». «Il diritto d'asilo — ha proseguito Rognoni — è cosa troppo grave per essere utilizzata per proteggere personaggi di tal fatta. Poco Importa se In Francia non compiono reati: dal punto di vista italiano è necessario giudicare la loro responsabilità per ciò che è stato compiuto sul territorio nazionale». II ministro Rognoni ha detto: «Non è esatto sostenere che la cinquantina di Italiani rifugiatisi in Francia e accusati di legami con il terrorismo siano soltanto "vittime di loro scritti". Non è soltanto per tali scritti (cosa che sarebbe di per sé già grave In un periodo in cui infuria la lotta armata), ma per accuse ben più gravi — ha proseguito — che chiediamo la loro estradizione. Nel caso di Lanfranco Pace, gli ultimi mandati di cattura riguardano 11 sequestro e l'omicidio. Nel caso di Oreste Scalzone, Il tentativo di omicidio, la detenzione e il porto d'armi».