Tensione fra i magistrati e De Francesco «A Palermo indagini su binari paralleli» di Francesco Santini

Tensione fra i magistrati e De Francesco «A Palermo indagini su binari paralleli» L'alto commissario conferma l'intenzione di lasciare la carica di prefetto Tensione fra i magistrati e De Francesco «A Palermo indagini su binari paralleli» Il giudice Falcone: «Bisogna studiare i modi per rendere più corretti i rapporti tra magistratura e alto commissario» - Forse ci sarà un confronto tra il falso supertestimone Spinoni e i carabinieri di Bergamo DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PALERMO — Il -caso Dalla Chiesa» torna a scuotere Palermo: una polemica serrata, tutta però sui binari di una corretta dialettica, è esplosa tra l'alto commissario De Francesco, la procura della Repubblica e l'ufficio istruzione di palazzo di giustizia. De Francesco è anche direttore del servizi segreti interni, ma la legge non regola i rapporti di collaborazione con la magistratura e la polizia giudiziaria. Si chiede, In sostanza, la modifica della legge. La polemica va avanti tra Villa Whitaker e gli uffici giudiziari. La democrazia cristiana della Sicilia si schiera con 11 capo del Slsde. In una nota la de dell'isola, chiamata in causa all'indomani dell'assassinio Dalla Chiesa, chiede all'alto commissario «la necessita di un raccordo organico fra le forse di polista e le magistrature dei vari Stati in cui si manifesta la presema della mafia^. I democristiani siciliani ri¬ tengono necessario «definire un rapporto istitusionale in termini più efficaci fra i compiti dell'alto commissario e l'attività della magistratura. Alto commissario, magistrati ed inquirenti sono convinti comunque che, nell'interesse dell'indagine, ogni tono vada smorzato. Il giudice Falcone, che conduce l'Inchiesta sul delitto, ha deciso di Interrogare in segreto i carabinieri di Bergamo. Il magistrato di Palermo deve chiarire con gli ufficiali dell'Arma il ruolo del supertestimone falso. Vuole sapere se Giuseppe Spinoni è stato manovrato Il magistrato ritiene di non dover esporre gli ufficiali chiamati nell'indagine ma, nelle ultime 24 ore, sta valutando l'ipotesi di chiamare il supertestimone ad un confronto con gli ufficiali che lo accreditarono presso gli investigatori siciliani Il controllo sulla deposizione di Spinoni è in corso mentre si attende un rapporto dal comando generale dell'Arma sugli ufficiali entrati nell'Indagine. Dice 11 giudice Falcone: «Non è urgente ascoltare i carabinieri, ma ciò non vuol dire cìie le loro dicliiarasioni non debbano essere considerate importanti». In un'intervista il capo del Sisde De Francesco ribadisce punto su punto le proprie, convinzioni. E' deciso a lasciare 11 ruolo di prefetto della città, per concentrare 11 suo lavoro tutto sulla lotta alla mafia e sui servizi di Informazione. Si dice convinto che 11 .caso Spinoni» non ha compromesso le indagini In corso. .Resta in piedi l'accusa per tutti gli altri — ha detto De Francesco — ansi posso dire che l'inchiesta è tecnicamente risolta dal momento che abbiamo potuto stabilire che l'arma che ha uccìso Dalla Chiesa è la stessa usata per uccidere Aldo Ferìito, alla circonvallasione dì Catania». Secondo l'alto commissario, quindi, la posizione del boss catanese Nltto Samapaola è compromessa. «Sull'attendi¬ bilità di Giuseppe Spinoni — ribadisce il capo del Sisde — posso dire che non ho mai dato molto credito al personaggio». Dall'alto commissario arriva un suggerimento sulla pista del traffico internazionale delle armi e della droga attraverso la Bulgaria e il Libano. De Francesco non approfondisce, comunque, 1 dettagli dell'inchiesta. SI limita a dire: «Ci sono alcune tracce sulle quali stanno lavorando i servisi segreti e non solo il Sisde». Per De Francesco «Palermo è un crocevia da dove passano tutte le mafie: un crocevia nasionale». De Francesco ribadisce le sue tesi, ma anche il giudice Istruttore Giovanni Falcone ripete il suo punto di vista. «Occorre sapere — dice il magistrato — che l'alto commissario non è un ufficiale di polìsia giudisiarla e. di conseguensa, per conoscere il lavoro dell'ufficio Istruzione e della procura della Repubblica deve passare attraverso il filtro del ministro dell'Interno. In effetti accade che si fanno indagini parallele: De Francesco con il Slsde e l suoi uffici, noi con inostri». A giudizio di Falcone «bisogna studiare i modi per rendere più corretti ì rapporti tra magistratura ed alto commissario. Francesco Santini