Forse a Roma i colloqui fra Israele e il Libano di Giorgio Romano

Forse a Roma i colloqui fra Israele e il Libano Forse a Roma i colloqui fra Israele e il Libano NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Beirut è stala ieri mattina al centro di un'intensa attività diplomatica: l'inviato americano Morris Draper, reduce da Gerusalemme, è stato ricevuto dal presidente Gemayel e lo ha informato delle ultime proposte israeliane, cioè la rinuncia da parte dello Stato ebraico a imporre Gerusalemme come luogo dei negoziati con il Libano e l'approvazione dello schema di un accordo (che si dice essere stato elaborato nel corso di incontri segreti) per la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi. Restano ora da definire il luogo e la data d'inizio delle conversazioni che Begin (al quale i ministri hanno lasciato ogni decisione in proposito) preferirebbe si svolgessero in un Paese terzo, che potrebbe essere l'Italia. Quanto alla data l'emissario di Reagan, Habib, prima di partire per Washington avrebbe detto a Begin: -Secondo me i colloqui potrebbero cominciare anche la settimana prossima e dovrebbero durare molto poco». A quale livello? Si ritiene a quello di funzionari del ministeri degli Esteri e della Difesa dei due Paesi. Nello Chouf sono continuati gli scontri. Ieri mattina unità israeliane si sono interpo- ste fra drusi e cristiani vicino ad Aley; i mezzi corazzati con la stella di David sono entrati negli opposti settori, gli altoparlanti hanno invitato i combattenti a cessare il fuoco. A sera è stala raggiunta una tregua. Un convoglio dell'esercito libanese che passava sulle alture è stato colpito dal fuoco incrociato, 4 soldati sono morti e sei sono rimasti feriti. Nella tarda mattinata i rappresentanti delle diverse comunità si sono incontrati nel palazzo di Baabda a Beirut per discutere con l'esercito libanese i mezzi per porre fine ai combattimenti. In questo contesto, il segretario al Foreign Office, Pym. ha annunciato a Londra che un contingente britannico, composto di 80 uomini e con carri armati leggeri, raggiungerà presto la forza multinazionale in Libano. Giorgio Romano

Persone citate: Begin, Gemayel, Morris Draper, Reagan