Molti no all'una tantum di Forte

Molti no all'una tantum di Forte Tassare, con i lavoratori autonomi, ancora i lavoratori dipendenti? Molti no all'una tantum di Forte Critiche di Confindustria e sindacati - Oggi il ministro presenta il progetto in Parlamento ' ROMA — Il ministro delle Finanze, Francesco Forte, ha due ipotesi alternative di «una tantum», che oggi illustrerà alle commissioni de! Senato e della Camera, ma il suo orientamento resta quello di estendere l'imposta straordinaria anche ai lavoratori dipendenti, limitatamente al redditi medioalti (sopra 120-30 milioni annui). Una proposta che non place a nessuno e che è già sepolta da una valanga di critiche. Contro questo provvedimento a turno stanno sparando a zero i liberali, 1 socialdemocratici, parte del democristiani, i sindacati, la stessa Confindustria. Forte dovrà quindi affrontare oggi un vero e proprio «processo», dal momento che senatori e deputati chiederanno spiegazioni anche sul maxi-prolungamento del con¬ dono (fino al 15 marzo '83), sulla mancata restituzione al contribuenti della seconda tranche (pari a 2850 mtllardlj del «fiscal drag» e sulle Incertezze che ancora pesano sulle detrazioni previste per l'83. Le maggiori attenzioni saranno però riservate al problema dell'una tantum. Nel programma economico elaborato dal nuovo governo presentato da Fanfa>:' In Parlamento, la tassa straordinaria, decisa per iar recuperare al fisco almeno 5500 miliardi di lire, non avrebbe dovuto riguardare i redditi da lavoro dipendente, ma soltanto quelli da lavoro autonomo e da impresa. Poi, sono sorti dubbi sulla costituzionalità della misura e Forte, per evitare una bocciatura del provvedimento, ha pensato bene di far pagare l'imposta anche ai lavoratori dipendenti, escludendo soltanto quelli a basso reddito. Comunque, 11 ministro ha lasciato in piedi anche l'altra Ipotesi, volendo che la decisione sia collegiale dopo un attento esame delle due proposte. In dettaglio, la prima Ipotesi prevede una tassa straordinaria, personale e progressiva su tutti i redditi. Per quelli da lavoro dipendente questa una tantum dovrebbe scattare soltanto sopra la soglia dei 20-30 milioni annui netti, ha precisato Forte. Un abbattimento più modesto sarà previsto pure per i redditi da lavoro autonomo. Cosi, sostiene 11 ministro, sarebbero esclusi operai, Impiegati e piccoli dirigenti. La seconda scelta punta invece ad un'aliquota proporzionale sui redditi diversi da lavoro dipendente, cioè sull'Ilor (Imposta locale), sull'Irpeg (società) e sul Uberi professionisti, attraverso una .imposta straordinaria di patente» (Insomma, una tassa sulle professioni). Ma su questa seconda ipotesi grava il pericolo dell'Incostituzionalità. DI qui la preferenza di Forte per la prima che però è osteggiata praticamente da tutti. Dopo 1 liberali, 1 socialdemocratici e 1 democristiani Ieri è stata la volta del sindacati e degli imprenditori. A Cgil, Clsl, UH l'estensione dell'una tantum ai lavoratori dipendenti «non piace». Per 11 segretario confederale della UH, Giampiero Sambuclnl, «f lavoratori dipendenti contribulEmlllo Pucci (Continua a pagina 2 In settima colonna)

Persone citate: Francesco Forte, Giampiero Sambuclnl, Pucci

Luoghi citati: Roma