De Sisti e Pescola, il sogno è un pari di Bruno Bernardi

De Sisti e Pescola, il sogno è un pari v; £iprentini» e Napoli, incomplete e nei guai, si accontenterebbero di un punto De Sisti e Pescola, il sogno è un pari DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FIRENZE — «Ero partito con grandi ambizioni ed ora corro 11 rischio di affogare». La riflessione, amara, è di Giancarlo De Sisti alla vigilia di una sfida, quella con il Napoli, dai contorni drammatici. Ranieri Pontello ha ribadito la fiducia nell'allenatore, anche se la Fiorentina dovesse incappare in un altro risultato negativo, ma De Slstl, che conosce glt umori del calcio, è preparato a tutto. «Comunque non voglio assolutamente pensare che debba continuare ad andar male», dice toccando ferro. Ha preso atto con soddisfazione che le dimissioni dei Pontello sono state ritirate o meglio che se ne riparlerà a fine stagione (è sempre più insistente la voce che la famiglia, pur continuando ad essere padrona della Fiorentina, starebbe progettando di assumere Allodi con le funzioni di presidente alla Bonipertl) e spera che la squadra, non sentendosi più abbandonata, reagisca. De Sisti è però cosciente che le assenze di Antognonl (squalificato), di Graziani (per il quale si tenterà un improbabile recupero «In extremis») e di Daniel Bertoni (che è uscito dall'isolamen¬ to, è convalescente dall'epatite e vorrebbe oggi recarsi allo stadio) sono pesanti. «Soprattutto quella di Antognonl», sottolinea De Sisti. E non riesce a sorridere quando Peccl, vedendo Antognonl battere leggermente la testa sul campo d'allenamento, scherza ricordando che il grave incidente dell'anno scorso al capitano diede una scossa positiva alla squadra. Tre cardini, sema dimenticare Miani, cìie non si possono concedere agli avversari. «Piangere non serve, né mi piace fare la vittima, ma fra colpe mie e del giocatori, la sfortuna ha recitato un ruolo importante In questo scorcio di campionato», commenta De Sisti, che lia poche speranze di utilizzare Bellini (lo sostituirebbe Patrizio Sala come ala tornante), mentre conta di avere almeno Ferronl (Rossi è In preallarme). Ci vorrebbe una vittoria per uscire da questa situazione critica, ma De Sisii firmerebbe un pareggio, anche se Pesaola, il suo ex maestro, ha dei problemi analoghi ai suol. Teme il contropiede di Vagheggi, Pellegrini e Scarnecchia «un elemento che, se esistesse il prestito settimanale, vorrei avere nella mia squadra contro 11 Napoli». Pesaola torna nello stadio dove conquistò l'ultimo scudetto della- storia viola nel '68-69 (con De Sisti capitano). E ci torna dopo aver ripreso il Napoli che Gtacomini aveva condotto, non solo per sue responsabilità, in zona retrocessione. Il pareggio interno col Genoa, strappato con i denti, sembra aver restituito morale agli azzurri. «Slamo pia sereni con l'avvento di Pesaola e questo ha 11 suo valore in una gara difficile sia per noi che per la Fiorentina», assicura Rudy Krol, che ritroverà, sul suo cammino, Daniel Fassarella in una sorta di -revival» della finalissima mondiale di Buenos Aires 78. Se la Fiorentina è In serle-no da quattro partite (due pareggi e due sconfitte), ti Napoli non vince da ben nove giornate ed in trasferta ha conquistato solo due punti con altrettanti pareggi. La mancanza di Diaz, che è in ritiro a Coverclano con i compagni, di Bruscolotti (epatite) e Dal Fiume (influenza) costringerà anche Pesaola ad una formazione d'emergenza. Lo stesso Citterlo non è in perfette condizioni e andrà In panchina cedendo il posto ad Amodio. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Buenos Aires, Firenze, Napoli