Restano tante incertezze sul contratto dei bancari di Gian Carlo Fossi

Restano tante incertezze sul contratto dei bancari Strascichi polemici nelle assemblee del sindacato Restano tante incertezze sul contratto dei bancari Segnali positivi per le feste natalizie sul fronte delle Ferrovie ROMA — Nuove difficoltà nella vertenza per il contratto dei bancari, mentre si è normalizzata la situazior . del trasporto aereo e si registrano segnali positivi anche nel settore ferroviario. Una netta spaccatura si è verificata tra la federazione unitaria dei bancari (Flb) e la federazione autonoma dei bancari, che rappresenta da sola gran parte della categoria, in sede di ratifica dell'accordo raggiunto nei giorni scorsi con Assicredito e Acri per il rinnovo contrattuale. La Flb ha espresso una valutazione favorevole sulla conclusione della controversia, la Fabi ha manifestato una «esplicita riserva» sull'ipotesi di intesa, in particolare per quanto riguarda il regime degli orari Così, nel registrare le divergenti valutazioni, la Flb e la Fabi hanno dovuto prendere atto che «non esistono le condizioni per concordare, a livello nazionale, lo svolgimento di assemblee per la consultazione della categoria». Ora la parola passa alle assemblee del lavoratori, in un'atmosfera di preoccupazione e di incertezza. Non si esclude la proclamazione di altri scioperi a breve scadenza, se la maggioranza dei bancari aderenti alla Fabi dovesse respingere l'accordo; è invece molto probabile che una serie di agitazioni venga decisa dai sindacati autonomi Rientrati gli scioperi dei controllori di volo, già programmati per ieri e domenica, l'attenzione è tutta rivolta al settore ferroviario, minacciato da un pacchetto di sospensioni articolate indette dall'Usti e da alcune azioni non ancora definite dalla Fisafs. Certamente queste agitazioni provocheranno disservizi nel periodo natalizio, ma (sempre che la Fisafs non concreti i suoi ultimatum in manifestazioni concrete) dovrebbero avere effetti limitati sui viaggiatori. «Lo sciopero.dei ferrovieri dell'Usfi — os¬ serva il segretario nazionale della federazione trasporti Cgil, Mezzanotte — non è in grado di creare, per reale inconsistenza di rappresentanza di tale sindacato tra i lavoratori, il benché minimo disagio all'utenza». Questa organizzazione, aggiunge Mezzanotte, «esiste praticamente solo sulla carta: è una sigla, usata da chi si illude ancora una volta, sollevando un polverone di scioperi-fantasma, di gettare discredito su tutti i lavoratori»' Nel settore pubblico, peraltro, vi è uno stato di notevole tensione. Tutte le categorie del trasporti sono pronte a scioperare per iniziativa della stessa federazione Cgil-Cisl-Ull, dopo la scadenza della tregua natalizia, se non saranno risolti problemi urgenti delle ferrovie, degli aeroporti, dei porti, della viabilità. Ma si potrebbe arrivare ad uno sciopero generale nell'intero settore pubblico (oltre tre milioni e mezzo di lavoratori) se nell'incontro del 21 dicembre a Palazzo Chigi tra Fanf ani e la Federazione unitaria non dovessero scaturire scelte precise per quanto riguarda lo sblocco dei rinnovi contrattuali. Anche le organizzazioni professionali e autonome preannunclano una raffica di agitazioni nel caso che il riscontro del governo non sia immediato e positivo. La confederazione dei medici ospedalieri (uno dei sette sindacati del comparto) ha già fissato una sospensione per il 21 e il 22, mentre vivaci proteste per il prolungarsi della vertenza del personale della sanità e del parastato sono state espresse dalla federazione dei medici dlpendennti dalle Usi, dal sindacato dei dirigenti del servizio sanitario Cida-Sidlrs, dal sindacato dei dipendenti degli enti locali Cìsas-Fisael e dal sindacato Cisas-Flos. ••L'Incontro del 21 — sottolinea Camiti — dovrà avere carattere decisivo sul duplice fronte dei contratti e del costo del lavoro». Gian Carlo Fossi

Persone citate: Fabi, Mezzanotte

Luoghi citati: Roma