La Stampa - Consultazione Archivio

Fanfani e i servizi segreti Fanfani e i servizi segreti (Segue dalla l'pagina) che colpo il scena! Non vorremmo che taluni segnali giornalistici nascondessero tqrbide manovre politiche!». il breve corsivo anonimo dei quotidiano repubblicano, e intitolato «A ttenztone al servizi segreti». -Sia attenzione perché? I repubblicani sembrano avanzare il dubbio che si stia strumentalmente utilizzando l'emozione suscitata dalla scoperta della «trama bulgara» dell'attentato al Papa, pe>' modificare i servizi segreti che erano stati rinnovati dal governo Spadolini. I servizi, cioè, che erano stati ripuliti dalle infiltrazioni degli Iscritti alla Loggia P2. In verità, voci sulla - inadeguatezza del sistema di sicu¬ rezza interno» sono cominciate a circolare con Insistenza ieri dopo la riunione del comitato interparlamentare per la sicurezza, presieduto dal democristiano Pennacchini. Sembra che ci si sia accorti che l'efficienza del sistema messo in piedi dal nuovi capi dei servizi segreti sia minato dalla scarsità dei mezzi, degli uomini ed anche dalla inadeguatezza delle leggi. SI sollecitano ai magistrati comportamenti più «elastici» verso le operazioni degli agenti segreti Italiani sia per quanto riguarda le intercettazioni telefoniche, sia per le infiltrazioni. Qualcuno (probabilmente una fonte dei servizi) ha messo in giro questo racconto: alcune settimane fa 1 servizi di sicurezza avevano chiesto dl poter mandare un loro infiltrato in un carcere di massima sicurezza, per raccogliere le confidenze di un «brigatista rosso». Ma il ministro, della Giustizia avrebbe bloccato l'operazione perché considerata illegale. I capi del servizi segreti chiedono, insomma, ai magistrati una maggiore collaborazione attraverso un «codice morale di comportamento» che gli agenti si impegnerebbero a rispettare, al dl là delle leggi scritte. Ma 11 governo deve anche occuparsi in modo prioritario della situazione economie?. Lo farà dalla prossima settimana proseguendo probabilmente a lavorare anche nel periodo delle feste natalizie. Alberto Raplsarda