Quasi una sommossa a Bairess un morto feriti, 200 arresti

Quasi una sommossa a Bairess un morto feriti, 200 arresti Durante la marcia per la democrazia Quasi una sommossa a Bairess un morto feriti, 200 arresti BUENOS AIRES — La «marcia per la democrazia» si è trasformata in una sommossa popolare contro il regime militare. Un morto, diverse centinaia di feriti, circa duecento arresti e gravissimi danni materiali sono il bilancio dei violenti disordini avvenuti giovedì sera a Buenos Aires, in occasione di un raduno organizzato dalla «multipartidaria» per sollecitare 1 militari a riconsegnare 11 potere al civili. A questo proposito 1 dirigenti del cinque principali gruppi politici del Paese hanno diffuso un documento in cui si chiede il passaggio dei poteri «al più. tardi entro il 12 ottobre1983». Oltre centoventimila manifestanti si sono radunati in Plaza de Mayo. A un certo punto, dalle prime file è partita una fitta sassaiola contro le forze dell'ordine e la Casa Bosada. Oli agenti hanno risposto con (bombe lacrimogene e la polizia a cavallo ha caricato la folla. Gli scontri, violentissimi, sono durati sino a tarda sera. Da un'auto un agente in borghese ha sparato a bruciapelo contro .un dimostrante, ferendolo a morte. Tra urla, fumo e fuochi accesi per neutralizzare l'azione dei gas i manifestanti sono arretrati sino alla piazza del Congresso, devastando vetrine e centraline telefoniche. La calma è tornata soltanto a tarda sera. Il ministro dell'Interno, generale Carlos Cerda, ha fatto ricadere su stremila elementi infiltrati- la responsabilità degli incidenti avvenuti durante la «marcia per la democrazia». 'C'erano persone che non credono nella democrazia», ha detto. Il capo della polizia federale, generale Sasiain, è stato piti esplicito. Secondo lui 1 disordini sono stati provocati da un gruppo di montoneros e da militanti del partito socialista dei lavoratori (pst) e di «Politica operaia» (Po), tutti e due di obbedienza trotzkista, e del partito comunista rivoluzionario, di tendenza maoista. I dirigenti della multlpartldaria dal canto loro hanno diffuso un comunicato nel quale accusano le autorità della ^repressione indiscriminata e smisurata» ed esigono che il governo «in/ormi l'opinione pubblica dei fatti e delle persone che II hanno provocati». Ad ogni modo, la frattura tra il regime militare e la popolazione, giovedì 16 dlcem bre, si è nettamente allargata. (Il servizio a pag. 4)

Persone citate: Carlos Cerda

Luoghi citati: Buenos Aires