Togliamo quella siringa dai regalini

Togliamo quella siringa dai regalini Togliamo quella siringa dai regalini Erano comparse quest'estate, la prima volta in una cartoleria della cintura. Sono ricomparse ora nel centro storico torinese, i nel mezzo di una vetrina come piccoli oggetti-regalo. Tra casette di legno da innamorati, matitesclterzo, mattarelli-gioco, block notes, fermacarte e animaletti innocui, tutto legno, spicca la «siringa romantica», 5800 lire. Su ognuna una scritta, perché il signi-. ficato non possa né essere frainteso né passare inosservato: «Pungimi con amore» «Una carica d'allegria» - «Sono in "vena" di amarti». Uno «scherzo», che qualcuno vorrebbe mettessimo sotto l'albero di Natale e cìie domani potremmo ritrovare sul banco di scuola tra la inani del ragazzi. Ma è giusto e \ammisslbile scherzare su una siringa per droga? E' serio sfruttare curiosità, cattivo gusto o soltanto immaturità, su un tema, la droga, che è fenomeno reale e inquietante dei nostri giorni? ! Di droga si muore. Quasi ogni giorno. La droga stronca giovani vite che non hanno saputo o voluto combattere per la sopravvivenza. Coinvolge famiglie nel dramma di \un figlio o una figlia che ha scello la fuga \dalla realtà nel «buco». E ragazzi sempre più giovani, sempre più numerosi, ne restano travolti, quasi senza speranza. i Si sa che su «la mala pianta» c'è chi specula e trae lucro spacciando per le strade e davanti alle scuole la dose di morte quotidiana. Gente da galera, ma come definire chi specula sulla tragedia offrendola in una vetrina come dono di Natale? SI. co.