Stravinski in Sicilia di Giorgio Pestelli

Stravinski in Sicilia CONCERTI E STUDI PER IL CENTENARIO Stravinski in Sicilia PALERMO — La Sicilia risuona di note e.parole stra-, vinskiane, lo scadere del 1982, primo centenario della nascita del compositore, vede l'isola in un fermento di proposte è ricapitolazioni; Stravinski aveva percorso la Sicilia l'ultima volta nel 1962 in una tournée di concerti che lo vedeva alternarsi al podio con Robert Craft; in questi venti anni, con le Settimane di musica, contemporanea, il contributo di società come l'Orchestra sinfonica siciliana e gli Amici della musica, l'attivismo di studiosi e compositori, il legame di Stravinski con tutto 11 panorama del '900 non ha fatto che stringersi e precisarsi sempre più da parte della solerte vita musicale siciliana. Un Festival Stravinski è in corso a Messina a cura dell'Accademia filarmonica, una delle tre società musicali della città (in questi giorni anche sede di un importante concorso pianistico); ma una rassegna ancora più nutrita si sta' concludendo a Palermo, due settimane di Colloqui su Stral'inski organizzati dall'assessorato al Turismo, dagli Amici della musica, dall'Università, A Palazzo Tumminello, al' •Teatro Golden, al Teatro Biondo si alternano nel nome di Stravinski concerti, conferenze, tavole rotonde, seminari analitici su singoli aspetti dell'opera. L'.Ensemble Qarbarlno», il «Gruppo di ricerca e sperimentazione musicale» diretto da Carlo Marinelli, il duo pianistico Moreno-Capelli hanno fatto ascoltare un'ampia rassegna di pagine dall'Ottetto al concerto per pianoforte-e fiati, dalla suite dell'Il istoire du soldat a Petruska. Nel canto della riflessione critica spicca la presenza di Roman vi ad, infaticabile stravinsklano che propone una «rilettura di Stravinski» che fra poco dovrebbe sfociare in un nuovo libro sul compositore russo (Vlad è autore del primo, notissimo, libro italiano su tutti l'opera di Stravinski). Un seminario in;tre incontri è stato tenute anche dal Marinelli e varie conferenze hanno fatto da contorno di Paolo E. Cara pezza (Rapporti con Varese), Salvatore Fa Illa (Rapporti con Satie), Paolo Castaldi, Daniele .Lombardi (Stravinski e la musica futurista) oltre a una tavola rotonda, Stravinski ei compositori d'oggi, tenutasi ieri che assieme ai già nominati ha visto riuniti Nino Titone, animatore e ideatore tjl tutta l'iniziativa, Gioacchino Lanza Tornasi, Francesco Pennisi, Roberto Pagano e, altri ancora. Uno degli «omaggi» a Stravinski più originati è stato quello di un concerto affidato a strumentisti dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia diretti da Angelo Faja e tutto composto di''novità in qualche modo nrerfte 6 sollecitate dall'esempio stravinsklano: si sono potuti sentire, accanto a pagine di Castaldi e Daniele Lombardi, due frammenti da Descrizione dell'isola ferdinandea ài Francesco Pennisi. «scena in Sette quadri» che doveva essere battezzata due settimane fa alla Filarmonica romana ma che è stata bloccata da uno sciopero all'ultimo minuto': a quanto si può arguire dal due brani intesi, il lavoro, che nasce da una teatralità aerea, dà un ritrovamento precisole arcano allo stesso momento di tempi e luoghi siciliani, ha sostanza e tono finissimi. Ancora presenti-VTad (come autore), con Meditazioni su un antico canto riuso ricordando Igor Stravinski, e due giovani compositori palermitani. Federico Incardona e Carmelo Caruso, con due lavori in prima esecuzione assoluta che confermano 1 buoni auspici già formulali sul loro conto alla Biennale musica di Venezia. Giorgio Pestelli Strawinskij risto da Levine (Copyright N.Y. Revlew of Booki. Opera Mundi e per l'Italia •Za. Stampa-)

Luoghi citati: Colloqui, Messina, Palermo, Sicilia, Varese, Venezia