Fanfani: l'ambasciatore per ora non torna a Sofia

Fanfani: l'ambasciatore per ora non torna a Sofia Il governo ha ottenuto la fiducia anche della Camera Fanfani: l'ambasciatore per ora non torna a Sofia «Ho presente la grave situazione, ma non bisogna cedere ad impulsività» - Il presidente del Consiglio ha difeso Colombo e Rognoni - La replica al dibattito (per la parte sull'economia) irrita profondamente il pri che è tentato di votare «no» ma, alla fine, conferma l'astensione ROMA — Fiducia al governo Fanfani con 349 «si» contro 244 «no» e 15 astensioni dei repubblicani. De, psi, psdt e pli hanno votato compatti. Ma Fanfani ha corso 11 rischio di veder votare «no» anche 11 pri assieme alle altre opposizioni. La replica del presidente del Consiglio, a chiusura di dibattito, ha infatti sorpreso e profondamente contrariato il partito di Spadolini. Alla fine il capogruppo del pri Battaglia annunciava che 1 suoi deputati si sarebbero malgrado tutto astenuti, come promesso, ma appariva evidente che si era consumata una rottura politica imprevista e forse non voluta. Mi criticate perché occorrerebbero più vigorosi rimedi, aveva detto Fanfani rivolgendosi ai suoi critici. E cosi, credendo di essere severi col nuovo governo, fate «duri rilievi su ciò che — malgrado i personali intensi sforzi compiuti —aveva potuto realizzare il governo precedente-, cioè quello di Spadolini. E poi la seconda accusa: il pri ha mancato di «rispetto» alla de (o è forse meglio dire a Fanfani) non votando a favore del governo. Tanto più che la de nel 1981 accettò di aiutare il governo Spadolini a superare le difficoltà dell'Italia sopportando questo «onere» anche «in posizioni subalterne'. Sei stato mal ripagato, pare dire Fanfani all'allora segretario della de, Flaminio Piccoli. Per i repubblicani. Von. Battaglia ribatteva colpo su colpo, n governo Spadolini •nacque sulla scorta di evidenti difficoltà-della de in seguito all'insorgere dello scandalo P2m e non per un 'favore di Piazza del Gesù*. «E ( problemi ereditati dal senatore Fanfani sono di gran lunga minori di quelli ereditati dal senatore Spadolini dai precedenti governi democristiani: La crisi economica dipende 'dalla eredità della lunga serie di governi de che hanno precaduto l'esperienza Spadolini». Insomma, una dichiarazione di guerra, ma diretta unicamente contro Fanfani, avendo cura di distinguerlo nettamente dal segretario democristiano De Mita al quale si riconosce il merito di aver colto la «eco della eredità lamalflana'. Il discorso di Fanfani nel complesso è bollato come 'frammentario ed episodico» col « tono da Anni SO'. Davanti al deputati Fanfani si è paragonato ad un medico chiamato a fronteggiare «una situazione di pronto socorso», ma 'Chiamato in ritardo'. «Abbiamo accettato di agire senza pretese, ma correttamente e speditamente, per consentire a chi verrà dopo di noi di porre mano alle .riforme .Alberto Eaplsarda (Continua a pagina 2 In prima colonna)

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